Niente tecnologia, 140 ragazzi della Marzabotto per due giorni in gita senza cellullare

BRINDISI – ( da Il7 Magazine) Lontani dalla tecnologia, senza telefono cellullare e tv per due giorni. Un week end tra boschi, mare, giochi, sport e compagni di scuola. Niente internet, social e gruppi whatsApp. Nessuna vita virtuale, ma solo rapporti reali. Questa è l’esperienza che stanno vivendo ben 140 ragazzi della scuola media Marzabotto di Brindisi. Si tratta di un progetto di Orienteering al quale la docente di Educazione fisica Clotilde Danese ha aggiunto anche il nome di “lontani dalla tecnologia”. È il secondo anno consecutivo che gli studenti delle medie sono alle prese con questo camp sportivo che si svolge  al centro velico di Policoro. Il progetto è indirizzato ai ragazzi di seconda e terza media, dai 12 ai 14 anni.

La scuola ha firmato un protocollo con il centro velico  che ospita gli studenti per due giorni nei propri bungalow. Si tratta di una full immersion tra attività sportive e ludiche all’insegna del divertimento e della condivisione, quella della reale vita in una comunità. I ragazzi vengono accompagnati dai loro insegnanti  e  seguiti dagli istruttori del centro. Il primo gruppo di 70 studenti di seconda media è partito nel week end dal 4 al 6 maggio, ora toccherà alle terze che saranno impegnate dal 17 al 19 maggio. Una delle regole principali è quella di lasciare il proprio cellulare nel bungalow,  potrà essere ripreso solo dopo cena. Niente telefono neanche a tavola. Nella struttura non ci sono tv, né password per il wifi. C’è solo un computer e una stampante nella segreteria. Durante le giornate gli studenti praticano numerose attività all’aperto: vela, canoa, equitazione, tiro con l’arco, bike nel bosco, wind surf, beach volley. Si organizzano squadre, gare e giochi. Il primo anno al progetto avevano aderito in 40, quest’anno sono ben 140 i partecipanti. Il numero è andato oltre ogni aspettativa. Il costo per le famiglie di tre giorni con due pernottamenti è di 145 euro.

“Durante le riunioni preparatorie, quando siamo ancora a scuola, i ragazzi sono un po’ titubanti all’idea di non dover utilizzare il cellullare tutto il giorno – spiega la professoressa Clotilde Danese – ma poi alla fine dell’esperienza sono proprio loro a dire che sono stati bene e che non hanno assolutamente sentito la necessità di utilizzarlo. D’altronde sono impegnati in attività per le quali serve attenzione e concentrazione, e un grande spirito di coinvolgimento. Non possono certo portare in cellulare”. Molto spesso a sollevare  obiezioni sono proprio i genitori che non sopportano l’idea di non poter raggiungere telefonicamente i figli durante la giornata. “Combatto soprattutto con loro – aggiunge la docente – sono soprattutto i genitori a fare storie. E devo cercare di convincerli della bontà dell’iniziativa. Io comunque metto a diposizione il mio cellulare, mamma e papà possono chiamare me, e la sera sentire direttamente i figli. D’altronde noi garantiamo ogni attenzione ai ragazzi”. Insomma un modo per crescere ed essere  più autonomi, ma anche e soprattutto più responsabili. Dopo la cena è prevista l’animazione ed anche la discoteca, e sono pochissimi i ragazzi che restano attaccati al telefono. “Questo è un ottimo risultato – dice l’insegnante – qualche genitore mi chiama anche per dirmi che il figlio non ha telefonato ed ha ancora il cellullare spento”. Nel primo week-end di maggio purtroppo a causa delle cattive condizioni meteo non è stato possibile fare le attività in mare, gli studenti hanno solo svolto qualche ora di teoria imparando nodi e le caratteristiche delle barche. Si spera che il prossimo camp sia più fortunato. Intanto per ammazzare il tempo e sostituire gli sport acquatici sono state organizzate della gare di duathlon, un percorso di corsa bici corsa. Una studentessa della scuola Marzabotto è campionessa nazionale di questa disciplina, ed è la prima scuola in Italia ad aver formato dei tecnici young di Orienteering in questo sport. L’attestato vale come credito scolastico. Agli istruttori del centro velico è talmente piaciuto che hanno deciso di inserire il duathlon tra le loro attività sportive.

Lucia Portolano

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