Niente più scorta per il sindaco, il prefetto accoglie la sua richiesta

BRINDISI- Niente più scorta per il sindaco Mimmo Consales. E’ stato proprio lui a chiederne la revoca.  Da ieri il primo cittadino non è più accompagnato da un vigile urbano e un poliziotto che garantivano la sua incolumità.  Provvedimento che fu assunto  a novembre scorso dalla Prefettura di Brindisi dopo l’attentato incendiario all’auto del sindaco. Era stato lo stesso Consales a chiedere misure di sicurezza nei suoi confronti e per la sua famiglia. Dopo qualche giorno dall’episodio il comitato per l’ordine e la sicurezza stabilì questa particolare forma di tutela. In realtà non si è mai trattata di una vera e propria scorta.

Qualche settima dopo l’incendio dell’auto gli agenti della Digos riuscirono ad individuare il presunto responsabile, che ha anche confessato. Si tratta di un disoccupato brindisino che ha dichiarato di conoscere bene il sindaco dal quale si aspettava un posto di lavoro dopo le promesse avute in campagna elettorale e successivamente.

La Prefettura decise comunque di lasciare la scorta al primo cittadino, che già in passato aveva ricevuto alcune minacce.

Nel mese di dicembre è stato lo stesso sindaco a chiedere la revoca del provvedimento, che sarebbe dovuto scadere a febbraio con possibilità di proroga.   Una tutela che aveva dei costi, sia sull’amministrazione comunale, con il pagamento degli straordinari al vigile urbano, che allo Stato per il poliziotto impegnano in questa operazione. Il sindaco ha ritenuto che non fosse più necessaria la loro presenza.

Mercoledì scorso il comitato per l’ordine e la sicurezza ha esaminato la richiesta di Consales, e il prefetto Nicola Prete ha deciso di accoglierla, resta per lui un servizio di tutela su chiamata.

 BrindisiOggi

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