BRINDISI- Aperto il portellone di accesso pilota sul fianco sinistro della Norman Atlantic. Tre vigili del fuoco entrano nella pancia del relitto. Hanno tentato di aprirsi un varco tra il fumo per raggiungere i vani interni della nave. Al secondo tentativo hanno raggiunto il portellone lato mare aprendolo. I due portelloni così aperti hanno permesso che si creasse corrente per l’eliminazione dei fumi. In questo nuovo sopralluogo i vigili hanno individuato un possibile accesso al ponte due.
A questo punto pare che non sarà necessario più l’uso del cannone ad acqua nebulizzata ma un estrattore di fumi che è già stato portato sul molo.
Nel frattempo è stato accertato che la temperatura sul ponte 3 della nave – che fino ai giorni scorsi era proibitiva – è scesa a 21 gradi. Perciò, secondo quanto riferito dal comandante provinciale dei vigili del fuoco, Michele Angiuli, e dal comandante della capitaneria di porto, Mario Valente, sono stati accantonati sia l’intervento programmato di taglio della lamiera sulla fiancata della nave per aprire un varco, sia l’impiego di cannoni che avrebbero dovuto sparare ad alta pressione acqua nebulizzata all’interno per spegnere gli ultimi focolai. Andrà invece aspirato il fumo che invade i locali per consentire l’accesso in sicurezza e l’ispezione della nave.
“Il contenuto di ossigeno è elevato- ha spiegato il comandante dei vigili del fuoco, Michele Angiuli- questo ci ha consentito di poter ipotizzare di lavorare per l’estrazione dei fumi meccanicamente con degli aspiratori messi nel portello che è stato aperto oggi sul lato di sinistra della nave”.
“In queste condizioni – ha concluso – diventa operativa la possibilità di liberare gli ambienti dal fumo e operare direttamente, in maniera tradizionale. Al momento quell’ipotesi di nebulizzazione ad alta pressione viene sospesa”.
Lu.Pez.
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