Niente mensa scolastica, i genitori vanno in procura

BRINDISI- Interruzione della mensa scolastica i genitori dei bambini vanno in procura. Scatta così la denuncia per l’interruzione di un servizio considerato essenziale.

L’iniziativa parte dal comitato dei genitori della scuola elementare Don Milani e della scuola per l’infanzia Jean Piaget di Brindisi che domani mattina alle 9.00 si incontreranno tutti in via Lanzillotti, dinnanzi al tribunale per sporgere denuncia.

Il servizio è stato interrotto lo scorso 7 gennaio, in pratica al rientro dalle vacanze natalizie. Da dieci giorni gli alunni non hanno mensa a causa del passaggio di consegne tra le ditte Ladisa-La Cascina e Markas.

genitori per mensa2L’azienda uscente, pur avendone facoltà, non ha prorogato il servizio, soprattutto dopo aver saputo che  il Consiglio di Stato ha assegnato il servizio alla Markas a seguito del ricorso presentato.

 La Markas, dal canto suo, non è riuscita ad organizzarsi per tempo, impegnata ancora nella realizzazione del centro cottura comunale.

“Siamo  stanchi e ci sentiamo  presi in giro- dicono i genitori dei bambini che in queste ultime settimane non hanno potuto usufruire del servizio di mensa scolastica- Troppi disagi per un servizio che dovrebbe essere riconosciuto come essenziale”.

“Ma ciò che ci fa arrabbiare di più- aggiungono- è che non ci hanno avvisati per tempo, chi ha scelto di lasciare i figli a mensa , lo ha fatto per motivi di lavoro. Siamo in difficoltà, nessuno ha avuto l’opportunità di organizzarsi”.

Scartata l’ipotesi del pasto freddo, bocciata anche dalla Asl, la situazione non vede al momento margini di soluzione a breve termine.

Il comune aveva annunciato che il servizio sarebbe ripreso regolarmente lunedì prossimo, 19 gennaio, ma  vi sono notevoli difficoltà anche per il passaggio dei dipendenti da una ditta ad un’altra così come contratto prevede.

Insomma pare che i bambini dovranno ancora aspettare per poter riprendere la mensa scolastica con tutto quello che ne consegue.

Lu. Pez.

1 Commento

  1. Come ho già scritto più volte dal 7 gennaio, in simili circostanze occorre fare uno sforzo per individuare le responsabilità di questo disservizio e porre rimedio. Secondo me, viste le contraddizioni in cui cadono anche i media nell’informare i cittadini sulle evoluzioni del caso è bene non sovrapporre al disservizio molto grave che si è presentato anche la diffusione di false informazioni. Questo aggrava ancora di più la situazione e inasprisce gli animi. Diteci per favore la verità a beneficio dei nostri bambini! Potremmo sapere se il 19 prossimo il servizio riprenderà, come promesso, o dobbiamo attendere il lunedì mattina per vedere se c’e’ il foglio delle prenotazioni?
    Intanto, visto che chi deve dare risposte precise ai cittadini non lo fa, un comitato rappresentante dei genitori cercherà di rispondere adeguatamente al disservizio creato.

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