BRINDISI – “Al Comune di Brindisi si è consumata l’ultima farsa e commedia sulla pelle dei lavoratori e degli utenti del servizio di Integrazione Scolastica”, ad affermarlo è il coordinatore cittadino del movimento Idea Claudio Niccoli.
Secondo Niccoli l’amministrazione comunale ha espletato per quel servizio una gara sbagliata sia nell’impostazione tecnica sia nello stanziamento dei fondi ,sia nell’applicazione a tutti i costi dell’allegato regionale, che come si è visto porta maggiori costi e disservizi.
“Allegato regionale che il Comune di Brindisi utilizza come il gioco delle tre carte- scrive Niccoli – quando c’è una convenienza per il Comune esiste ,quando questa convenienza deve essere per i lavoratori e gli utenti sparisce . Giochi da prestigiatori. E’ stato cancellato il documento firmato di fronte a Sua Eccellenza il Prefetto di Brindisi ,che prevedeva il ripristino dell’orario originario sia per i lavoratori che per gli utenti. Le grandi intelligenze, i cervelli pensanti, in una situazione di profondo disagio per gli utenti con meno ore di assistenza rispetto al passato e per i lavoratori con meno ore settimanalmente da espletare, hanno pensato diabolicamente e secondo noi in maniera non corretta, di accontentare con un elemosina i lavoratori. Dal cilindro dell’improvvisazione sono usciti dei servizi aggiunti, con costi aggiuntivi per il Comune , fuori dall’orario scolastico che permetteranno ai lavoratori di recuperare tre ore la settimana . Venderanno poi alla città di aver migliorato la qualità della prestazione introducendo nuovi servizi pomeridiani, per andare incontro alle famiglie Bugie,falsità. Inoltre cosa non da poco i lavoratori dovranno espletare la duplice mansione ,all’occorenza, di oss e di educatore con tanti disservizi, a costo zero per il Comune , sulla pelle degli utenti e dei lavoratori ,in barba al tanto decantato allegato regionale che prevede l’assunzione di Oss, con il rapporto di un oss ogni cinque utenti”.
Niccoli fa sapere che il rappresentate di Idea in Consiglio si sta attivano per verificare se in sede di aggiudicazione di gara, nei servizi aggiuntivi fossero previsti anche quelli che oggi il Comune pagherebbe alla Cooperativa per un importo più o meno di 100mila euro affidandolo direttamente e senza procedura di gara.
“Questa soluzione serve all’Amministrazione – aggiunge – perchè non ammetta che la gara iniziale era sbagliata, al dirigente per non ammettere di aver sbagliato assumendosi le proprie responsabilità, anche in funzione degli eventuali premi percepiti per il raggiungimento di obiettivi di risparmio per l’Amministrazione di fatto di natura fittizia. I lavoratori ingoiano questa soluzione pur di portarsi a casa le tre ore alla settimana, a loro scippati in maniera impropria, in barba alla dignità di espletare più servizi con qualifiche diverse ed a operare il pomeriggio. Il sindacato,non tutto, si mettera’ la stellina asserendo di essere pienamente soddisfatto delle trattative”.
Niccoli attacca anche il sindacato. “”Uno in particolare – dice – servo della maggioranza, testa di ariete della politica di governo, pronto ad inventare inimmaginabile, rappresentato da soggetti ai quali per Natale gli iscritti farebbero bene a regalare un dizionario di Italiano “Zanichelli”, per i quali ci auguriamo che le dichiarazioni della Dott.ssa Devito abbiano il riscontro dovuto da chi sta indagando. Un sindacato cieco ,che dice bugie facilmente dimostrabili , chiedete ai lavoratori se da settembre fino ad oggi hanno espletato 27 ore o 30,quindi la contrazione c’è stata. Chiedete ai lavoratori i sacrifici che devono fare per riottenere quello che era un loro diritto ,le trenta ore la settimana, che se saranno ottenuti il Comune spenderà di più ed i lavoratori saranno sfruttati. Un sindacato con le idee confuse”.
“Se il Comune trova le risorse finanziarie – continua – noi siamo favorevoli a nuovi servizi da offrire agli utenti con una procedura di evidenza pubblica , aggiungendo magari anche i servizi di Biblioteche di quartiere e di recupero post scuola. Questi nuovi servizi produrrebbero di fatto nuova occupazione ed aumenterebbero la qualità dell’offerta. I lavoratori dell’integrazione scolastica devono espletare le loro 30 ore settimanali all’interno della scuola, ed in maniera volontaria possono decidere di svolgere anche più mansioni che gli verranno retribuite come somme in più, altrimenti si assumano nuovi Oss necessari al servizio. Se mancano i fondi utilizziamo tutto il ribasso d’asta e tutte le variazioni possibili permesse dalla legge. Non dovessero bastare i fondi si espleti una nuova gara per coprire i servizi necessari. L’Amministrazione recuperi dall’Asl i soldi dovuti per la copertura dei casi che erano in capo precedentemente all’Azienda sanitaria locale e che oggi sono coperti dal Comune di Brindisi, con costi aggiuntivi.”
BrindisiOggi
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