BRINDISI – Le organizzazioni sindacali di categoria FILCTEM CGIL, FLAEI CISL UILTEC UIL, convocate presso la Prefettura di Brindisi per espletare il tentativo di raffreddamento e conciliazione previsto dalle norme per la regolamentazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali, chiudono l’incontro con un mancato accordo, la procedura si conclude con esito negativo.
I Sindacati del comparto elettrico dopo l’assemblea dei lavoratori del 30 ottobre avevano valutato la necessità di intraprendere azioni di mobilitazione e di lotta per contrastare la complessa fase di incertezza sul futuro industriale del settore elettrico in terra di Brindisi, condizione rafforzata dopo l’incontro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dello scorso 9 novembre ’23, del Comitato di coordinamento finalizzato a individuare soluzioni per il rilancio delle attività imprenditoriali, per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per il sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale delle aree industriali di Brindisi previsto dall’art 24 bis del decreto-legge 50/22, in quella sede ENEL non conferma gli impegni a partire dal nuovo impianto a Ciclo combinato a gas, dichiarando che TERNA impedirebbe l’investimento non ritenendolo essenziale per la rete elettrica italiana, il Governo non esprime alcun orientamento sulle politiche industriali del settore, rilanciando il confronto tra le parti a livello territoriale.
In occasione dell’incontro con il Dott. Onofrio Vito Padovano Vice Prefetto, ENEL conferma la decisione non ci sarà a Brindisi l’annunciata Giga Factoring di energia rinnovabile, che avrebbe portato buona e stabile occupazione, duplicando l’esperienza dell’impianto realizzato a Catania, dove il sito prevede 1000 occupati, grossa incertezza su tutti gli altri investimenti annunciati per Brindisi, impianti di energia rinnovabile e di accumulo con elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde, co-finanziato con Fondi del PNRR, lo stesso impianto che ENEL decide di non realizzare e rinunciare ai Fondi assegnati nel sito a carbone dismesso a La Spezia, per la dismessa Centrale di Rossano Calabro ENEL decide di non presentare il progetto.
“Nessuna certezza sul progetto di ENEL Logistic, 19 ettari del sito industriale, liberato da impianti dismessi a ridosso del porto che rientrano nel perimetro della ZES, si chiedono Fondi del PNRR ma poi si dichiara la logistica non è nel core-business di ENEL si mettono a disposizione i luoghi senza nessun impegno diretto- dicono i sindacati – Una grande fase di inaccettabile incertezza in attesa dell’annunciato Piano industriale che verrà illustrato agli azionisti il prossimo 22 novembre e il giorno successivo al Sindacato, in quel piano industriale è necessario rivendicare chiari ed esigibili impegni di spesa del Gruppo ENEL a Brindisi, ricercando l’utilizzo dei previsti Fondi del PNRR per la transizione ecologica, che bisogna che sia equa e socialmente sostenibile per il mondo del lavoro senza creare disastri a livello occupazionale tra gli attuali occupati diretti e per l’indotto. Per questa inaccettabile situazione FILCTEM FLAEI UILTEC nei termini previsti dalla legge sul diritto allo sciopero per i servizi pubblici essenziali, valuteranno le date possibili per lo sciopero delle attività straordinarie, e del pacchetto di 8 ore di sciopero generale per tutti i lavoratori del sito, che i lavoratori hanno deliberato in assemblea”.
BrindisiOggi
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