L’assessore regionale incontra i vertici Asl: le internalizzazioni al centro dei colloqui

BRINDISI – Un tour per le Asl pugliesi, per toccare con mano le realtà territoriali del pianeta sanità della regione. Questa è una delle prime iniziative prese dal neoassessore regionale alla salute, Donato Pentassuglia. Il giro dell’amministratore  scelto dal presidente Nichi Vendola per sostituire la neoeletta eurodeputata Elena Gentile ha fatto tappa, questa mattina, a Brindisi, per un incontro coi vertici della locale azienda sanitaria e per una giro presso alcune delle strutture gestite dall’Asl, ospedale Perrino in testa.  I temi trattati nel capoluogo messapico, durante l’incontro avuto con la dirigenza della locale azienda sanitaria negli uffici di via Napoli, hanno toccato gli argomenti che, negli ultimi tempi, hanno alimentato in maniera significativa il dibattito all’interno e all’esterno dell’Asl di Brindisi.

Il ragionamento principe attorno al quale si è sviluppata la discussione è stato, senz’ombra di dubbio, quello delle internalizzazioni. L’assessore Pentassuglia si sarebbe impegnato a ridare slancio al processo che dovrebbe portare all’internalizzazione dei servizi di pulizia e del Cup, il centro unico prenotazioni, che aveva subito qualche battuta d’arresto legata ad aspetti burocratici. Su questa e altre questioni sono intervenuti anche i Cobas, i sindacati di base, rappresentati in città da Roberto Aprile. «Abbiamo sottolineato all’assessore Pentassuglia la necessità della ripresa delle internalizzazioni, includendo anche il personale del verde, il ripristino del trasporto oncologico, il piano di intervento per il 118, che dovrebbe portare alla cancellazione della figura del volontario per una assunzione a tempo indeterminato, la stabilità occupazionale per i dipendenti della Rsa San Raffaele di Ostuni. In modo particolare, il nostro sindacato chiede l’applicazione della legge nazionale che prevede obbligatoriamente la sorveglianza sanitaria per gli ex esposti all’amianto e ai cancerogeni.

In Puglia, questa legge  non ha mai trovato applicazione nonostante la presenza di qualche centinaio di migliaia di lavoratori interessati. Abbiamo voluto sintetizzare con una battuta quello che accade qui, oggi e quello di cui c’è ampia necessità: “Meglio prevenire che morire”». Pentassuglia, da par suo, ha chiesto ai rappresentanti sindacali un mese di tempo per per preparare risposte che non rimangano solo sulla carta. L’assessore ha preso l’impegno di convocare, per i primi giorni di settembre, un tavolo di confronto su tutti i temi messi sul tappeto nella tappa brindisina del suo giro per le Asl pugliesi. La giornata di Pentassuglia è proseguita con una visita all’ospedale Antonio Perrino di Brindisi dove l’assessore ha incontrato pazienti e personale, sanitario e non, per un confronto diretto e per capire quali siano le reali esigenze di chi vive il pianeta ospedale, per lavoro o per curarsi, ogni giorno.

BrindisiOggi

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