MESAGNE – Si trovava insieme a un amico nel parcheggio del centro commerciale Auchan con uno zaino pieno di arnesi atti allo scasso e in più, quando è stato controllato, ha dichiarato un nome falso: Temo Gaegloeva, georgiano di 26 anni è stato ingannato dalle sue stesse impronte digitali e arrestato perché su di lui pendeva un provvedimento di esecuzione di carcerazione emesso dalla procura della Repubblica di Milano per il reato di furto. Il ragazzo, dopo le formalità di rito, è stato associato presso il carcere di Brindisi.
Per tutta la giornata di ieri gli agenti del commissariato di Mesagne insieme a tre equipaggi del reparto di Prevenzione crimine ‘Puglia Meridionale’ di Lecce, hanno effettuato diversi controlli su tutto il territorio mesagnese. Durante un controllo nel parcheggio del centro commerciale Auchan di Mesagne, sono stati notati due uomini con fare sospetto. Nell’auto è stato anche osservato un grosso zaino. A quel punto è scattata la verifica e l’identificazione dei due soggetti. Nel borsone sono stati rinvenuti diversi arnesi atti allo scasso.
I due, seppur avessero un permesso di soggiorno francese, sono stati portati in questura a Brindisi per sottoporli alla prova delle impronte digitali. Qui è stato accertato che il 26enne aveva dichiarato ai poliziotti un nome e cognome falso. In pochi minuti si è risalito alla vera identità del ragazzo. Inoltre, a carico del georgiano pendevano diversi reati e in più era ricercato dalla polizia milanese perché su di lui c’era un provvedimento di esecuzione di carcerazione emesso dalla procura della Repubblica di Milano in quanto ritenuto responsabile del reato di furto. Il passaporto del 26enne è stato sottoposto a sequestro.
Dopo le formalità di rito e informato il pm di turno presso la procura milanese, Temo Gaegloeva, che dovrà scontare una pena di quasi un mese e mezzo, è stato trasferito nel carcere di Brindisi.
Mar.De.Mi.
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