BRINDISI- Diversi nascondigli tra le campagne sperdute tra Grottaglie, Villa Castelli e Ceglie Messapica, nessuna base ma tanti punti d’appoggio che in queste ore stanno perlustrando i carabinieri della provincia di Brindisi. Trovati numerosi arnesi da scasso, anche strumenti fai da te, che venivano utilizzati dalla banda del bancomat per mettere a segno i loro colpi, per far esplodere gli sportelli degli istituti di credito. Ieri l’arresto di cinque persone mentre erano all’opera per far saltare il bancomat del Monte dei Paschi di Siena a Monteiasi, nel tarantino. I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Brindisi, guidati dal tenente colonnello Alessandro Colella, hanno sequestro nei vari nascondigli diverso materiale “utile e interessante” per le indagini. A lavoro anche le compagnia dei carabinieri di Francavilla Fontana e Fasano, territori in cui si sono consumati i furti negli ultimi mesi. Tra i ritrovamenti anche i frammenti di casse di due bancomat. Questa sarebbe la prova che si tratta della stessa banda che ha messo a segno almeno due altri assalti. Una prova regina che incastrerebbe la banda per i precedenti episodi. Sono in corso accertamenti per verificare di qualche bancomat si trattasse. Non solo, ma in uno dei nascondigli trovato anche un libretto bancario al portatore con dentro 100 mila euro intestato a uno degli arrestati.
In flagranza di reato ieri mattina sono finiti in carcere cinque persone: Gianluca Giosa 34 anni di Brindisi, (difeso dall’avvocato Luca Leoci) Pietro Leone 40 anni di Villa Castelli, Lorenzo D’Urso 33 anni, Francesco Barnaba 37 anni e Cosimo De Rinaldis 30 anni, tutti e tre di Ceglie Messapica. L’interrogatorio di garanzia degli arrestati è stato fissato per domani mattina alle 9.15 a Taranto. I cinque davanti al giudice dovranno riferire la loro verità dei fatti.
Lu.Po.
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