BRINDISI – Al 15 novembre nella provincia di Brindisi risultano positivi al Covid 1.278 (diventati oggi oltre 1300) cui 651 di sesso femminile (50,9%), con età media di 46 anni. Sono dati contenuti nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia – Dipartimento di Prevenzione della Asl. Al momento all’ospedale Perrino di Brindisi sono ricoverate 82 persone: 18 in Malattie Infettive, 24 in Pneumologia, 28 in Medicina Interna e 12 in Rianimazione. All’ospedale di Ostuni sono ricoverati 32 pazienti.
Nella giornata di ieri 16 novembre si sono registrati tre decessi, un paziente di 72 anni, uno di 80 anni, una paziente di 73 anni. Dall’inizio della pandemia ad oggi sono morte 85 persone: 67 casi tra le persone che hanno almeno 70 anni; 11 tra i 60 e 69 anni, 6 casi tra i 50 e i 59 e 1 nella fascia 30-39.
L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute dei positivi attuali descrive 705 (55,2%) soggetti asintomatici, 331 (25,9%) paucisintomatici, 84 (6,6%) con sintomatologia lieve, 9 (0,7%) con quadro severo, 5 (0,4%) critici e 7 (0,5%) in fase di guarigione; per 137 soggetti (10,7%) il dato non è noto.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono a Brindisi 362, a Francavilla Fontana 152, a Ostuni 103, a Fasano 94, a Mesagne 66, a San Pietro Vernotico 57, a Latiano 54, a Villa Castelli 50, a San Pancrazio Salentino 46, a Carovigno 45, a San Michele Salentino 43, a Erchie 34, a Ceglie Messapica 33, a San Vito dei Normanni 26, a Oria 24, a Torre Santa Susanna 21, a Cellino San Marco 20, a Cisternino 17, a San Donaci 16, a Torchiarolo 15.
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio e il 15 novembre, sono stati sottoposti a tampone orofaringeo per la ricerca di Sars-CoV2 in totale 47.995 residenti nella provincia di Brindisi (122,9 soggetti ogni 1.000 residenti), di questi 2.616 (5,5%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 67 casi x10.000 residenti. Sono risultati positivi 1.329 donne (50,8%) e 1.287 uomini (49,2%), l’età mediana è pari a 46,5 anni.
A fronte dell’aumento del numero di tamponi effettuati si osserva un trend in crescita del numero dei positivi, con i valori massimi raggiunti nelle ultime settimane, in linea con l’evoluzione del quadro epidemiologico generale. I fattori di rischio individuati, per settimana di pandemia, risultano spesso sovrapponibili alle strategie poste in essere; infatti, si evidenzia fino al mese di maggio una maggiore proporzione di “contatto con persona contagiata”, dal mese di maggio a luglio prevale quale fattore di rischio lo “screening” in linea con le azioni promosse dalla Regione e, infine, dal mese di luglio compaiono i rientri da aree a rischio; nelle ultime settimane diventano prevalenti i casi sospetti di cui risulta complesso ricostruire la catena di contagio.
La situazione sta peggiorando…