Ndrangheta e scommesse, sequestrato un centro a Francavilla, i proprietari dell’immobile come parte lesa

FRANCAVILLA FONTANA- Sequestrato un centro scommesse di Francavilla Fontana finito nel mirino della Dda di Reggio Calabria, ma i titolari dell’immobili non c’entrano nulla.  Nella giornata ieri  i militari del Comando stazione Carabinieri di Francavilla Fontana hanno eseguito il sequestro dell’attività destinata a centro scommesse denominata Betuniq a Francavilla Fontana in via Trento civico 12 in esecuzione di un provvedimento del gip del tribunale di Reggio Calabria.

Il provvedimento trarrebbe origine da una vasta operazione compiuta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria per varie ipotesi di reato ­­ed ha comportato il sequestro di numerosissimi immobili adibiti a centro scommesse sparsi su tutto il territorio nazionale. Si tratta di una maxi operazione che ha visto l’arresto di 41 persone, dietro le scommesse on line, secondo gli inquirenti calabresi ci sarebbero le cosche dell’ndragheta.

Ma il legale della famiglia proprietaria dell’immobile l’avvocato  Domenico Attanasi, tende a precisare che i proprietari  avevano solo affittato la struttura ai titolari dell’agenzia di raccolta scommesse e che sono estranei alla vicenda. A quanto pare a Francavilla qualcuno vedendo i sigilli del sequestro aveva pensato che fossero stati colpiti anche i proprietari del locale.

“L’affissione dei sigilli con la pubblicazione degli estremi del procedimento penale sull’immobile di via Trento n.12- spiega Attanasi- di proprietà di alcuni miei assistiti, ha indotto taluni a ritenere erroneamente che anche i proprietari dell’immobile siano in qualche modo coinvolti nell’indagine penale. Mi corre pertanto l’obbligo di rappresentare che i meri proprietari non solo non sono stati raggiunti da alcuna contestazione di natura penale (come del resto è naturale che sia), ma nella fattispecie rivestono addirittura la qualifica di parte lesa per il grave danno d’immagine subìto e con riferimento al quale riservano sin d’ora ogni azione nelle competenti sedi giudiziarie.”

BrindisiOggi

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