Ncd si spacca di nuovo, Andrisano e compagni: “Elezioni da soli altrimenti ce ne andiamo”

FRANCAVILLA FONTANA- E’ durata poco la pace in casa del Nuovo centro destra francavillese, mentre Ferrarese e Friolo sembrano aver raggiunto un punto di incontro, tornano in contrasto le due anime interne, da una parte i centrsiti dall’altra gli ex Pdl. Al centro della diatriba il candidato sindaco alle prossime elezioni comunali. A minacciare l’abbandono del nuovo partito di Alfano sono gli ex azzurri. Insomma un’esperienza che per gli ex Pdl potrebbe essere durata solo poche settimane. La disputa è sull’ipotesi che il Ncd possa appoggiare alle elezioni il giovane avvocato Attanasi, nipote del senatore Curto. Possibilità non condivisa da  Antonio Andrisano e gli altri. “NCD francavillese non puó invocare e sbandierare voglia di rinnovamento politico-culturale- scrivono in una nota Dino Capuano, Franco D’Alema, Francesco Fumagalli e Antonio Andrisano- e poi appiattirsi sulle posizioni di altri schieramenti e movimenti politici che hanno autorevoli padri e registi. Se una componente importante del NCD ritiene di non volere o di non poter parlare con la parte politica guidata da Luigi Vitali allo stesso modo, per coerenza politica, dovrebbe assumere identico comportamento nei confronti dell’area politica che fa riferimento a Curto.  Vitali e Curto con le loro lunghe ed autorevoli carriere politiche rappresentano, senza che ciò costituisca una colpa per loro, la politica dell’ultimo ventennio Francavillese per cui meritano pari trattamento e pari dignità politica”.

 I quattro chiedono di andare da soli, di creare un nuovo polo con un proprio candidato sindaco. Da tempo si vocifera che Andrisano possa essere interessato a questa competizione. “NCD tutto- continua il comunicato-abbia il coraggio di passare dalle parole ai fatti, di individuare un proprio candidato sindaco, di tratteggiare un proprio programma di governo e di dialogare -con pari dignità ed autorevolezza- con tutte le forze politiche di centro-destra  -ma senza retro pensieri e preclusioni celate- pronto, anche, a correre da solo”.

I quattro dissidenti chiedono un intervento chiarificatore del capogruppo alla Regione  Maurizio Friolo e del presidente Massimo Ferrarese. “ Diversamente, e ci spiace- concludono- dovremo riconoscere di aver sbagliato a credere nel progetto del NCD”.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Se non ci fosse ferrarese di turno o qualche altro politico, questa questione non si sarebbe mai aperta.Io sono una votante passiva ma leggendo ultimamente i giornali e i siti web, mi sono fatto una idea. Questo progetto non decollerà mai, anzi sono convinta che si scioglierà come la neve al sole, perchè dalle ultime vissute questa vicenda è ormai divenuta una favola per piccini. E meno male che stiamo parlando di professionisti stimati. Avevo strizzato un occhio al nascituro contenitore politico, ho chiuso il tappo del contenitore perchè oramai fuoriusciva un olezzo nauseabondo. E se questo contenitore dovesse domani riaprirsi, prego gli attori di farlo in un posto non pubblico che non inquinerebbe nessuno. Ma poi mi chiedo: se gli uni vogliono stare con Ferrarese e Curto, e gli altri con Vitali e Friolo, perchè non si separano, cosa attendono? Dopo dichiarazione deleteree di taluni crediate possa essere fattiva una unione? ma alla prima caduta di una cartellina per terra chi si piegherà prono per raccoglierla rimarrà folgorato sulla via del deretano. Di che parliamo?

  2. la soluzione non la vedo facile da dipanare, credo che la incompatibilità di taluni a stare già nel ncd sia evidente. Immaginate poi se bungaro dovesse tornare alla corte di curto o galiano o bianco alla corte di vitali. Apriti cielo. E a che serviranno i tavoli di bari quando non vi è coabitazione già a livello locale? Quanto durerebbe una forzata tregua? E poi quando un otre è filato, pur opportunamente riparato sempre rotto e senza valore resta. Non sarà credibile un partito con componenti interne rissose per un nonnulla. Resta chiudere questa vs esperienza con la convinzione che fatti personali determinano le non alleanze. E con i presupposti esternati sui giornali da Martina, ove possono andare Bungaro e compagni. Non mi piacciono le barzellette ma questa sa di partecipazione forzata senza dignità per gli uni e per gli altri. Ora l’elettorato che ha visto questa compagine alle prese con diatribe interne credete che possa premiare o affossare chi non è capace a portare avanti neppure una sezione comunale?. Resta solo un passo quello dichiarato da Bungaro, fino ad ora il piu’ saggio ,sia pure a parole, lasciare per un giro o intraprendere un percorso nuovo che aggraderebbe ai cittadini che vedono i loro riferimenti affrontarsi in una disputa virtuale e senza fine.

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