BRINDISI- Per Natale si ridimensionano i regali sotto l’albero ma la tavola per i cenone della vigilia e per il pranzo del 25 resta sempre imbandita. Nonostante la crisi i brindisini non rinunciano al piacere della tradizione culinaria. Risparmio si ma solo sui regali. Basta fare un giro per la città ed una veloce chiacchierata con la gente per capire che nel portafoglio ci saranno anche meno denari ma quelli da spendere sulla tavola ci sono sempre. Andando con ordine: capitolo regali. Nei negozi spopola il “pensierino”. Accessori carini ma a prezzi contenuti. Dalle cinte, ai portafogli, dallo scalda collo, guanti, piccoli bijoux, non manca a grande richiesta anche l’intimo, sempre di gran moda. Il tutto per una spesa che non supera mai le 20, 25 euro a dono. Un budget discreto tutto sommato. Qualche negozio del centro azzarda i primi sconti e le promozioni “prendi due il meno caro ti costa un euro”, sperando così di poter dare uno schiaffo alla crisi ed attirare maggiore clientela. Nessun risparmio invece sui giochi, i bimbi non possono essere delusi. La letterina di Natale non sembra risentire della crisi…..Capitolo cucina: i menù non sembrano subire variazioni. Pesce, per stare leggeri, durante la sera della vigilia, grande abbuffata per il pranzo di Natale dove i dolci la fanno da padrone.La spesa si fa in piazza , tra le bancarelle, alla ricerca del prezzo più conveniente. La gente ci racconta che grandi aumenti su frutta e verdura non ve ne sono stati sotto il periodo natalizio. Resta invece “cara” la frutta esotica e quella fuori stagione. Concorrenziali come sempre i prezzi nei centri commerciali, per questa sera aperti sino alle 21.00 in modo che anche i ritardatari riescano a completare le proprie spese.
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Lu.Pez.
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