Muore sotto il treno: identificata vittima

CAROVIGNO – E’ stata identificata la vittima che ieri sera è rimasta uccisa sotto un treno sulla linea ferroviaria Lecce-Bari all’altezza di Carovigno, a circa 20 chilometri da Brindisi: si tratterebbe di R.Z. 47enne originario di Catanzaro. L’uomo, che era domiciliato a Grosseto, si trovava –  da quanto appreso nelle ultime ore – in vacanza a Copertino, in provincia di Lecce. L’uomo si sarebbe suicidato. Al momento non si conoscono le cause dell’estremo gesto. Gli investigatori sarebbero giunti all’identificazione del 47enne dopo la denuncia di scomparsa da parte dei parenti.

La tragedia si è consumata martedì 13 agosto poco dopo le 22.15 in contrada Alfieri in agro di Carovigno. Il macchinista del treno avrebbe dichiarato agli investigatori di aver visto una persona con le mani dietro la nuca gettarsi sui binari. L’addetto ha subito azionato i freni di emergenza, facendo una frenato di circa 400 metri, ma senza riuscire ad arrestare la corsa del convoglio. La vittima è stata investita in pieno.

La linea ferroviaria è rimasta bloccata per circa quattro ore. Solo dopo le 3 di notte finalmente i treni sono riusciti a ripartire sia verso nord che verso sud. Circa nove sono stati i convogli rimasti fermi a causa dell’incidente con un totale di circa 500 passeggeri bloccati sulle stazioni ferroviarie.

Le indagini sono state, sin da subito, affidate agli agenti della polizia ferroviaria di Bari, al comando del dirigente Giovanni Aliquò, che hanno cercato di ricostruire l’accaduto e dare un nome e cognome alla vittima. L’identificazione di quest’ultima è stata molto difficile.

Inoltre, a pochi metri dal luogo dell’impatto, gli investigatori, hanno ritrovato un paio di scarpe – molto probabilmente appartenenti al 47enne – e un libro religioso con scritto dei passi della Bibbia. E’ stato anche difficoltoso risalire all’identità dell’uomo in quanto non sono stati trovati i documenti di riconoscimento.

I familiari del 47enne in queste ore stanno raggiungendo la Puglia per il riconoscimento del cadavere, che dopo una prima ispezione cadaverica affidata al medico legale Angelo Lanzillotti dal pm di turno presso la procura di Brindisi, Marco D’Agostino, è stato trasferito presso la camera mortuaria del cimitero di Brindisi.

Nel tardo pomeriggio di mercoledì però, dopo circa 20 ore dal tragico incidente, si è potuto riconoscere la vittima. Il 47enne pare che si trovasse in vacanza in Puglia da qualche giorno. Aveva scelto la provincia di Lecce, precisamente Copertino, per trascorrere la settimana ferragostana. Non è dato sapere se la vittima soffrisse di qualche patologia particolare.

Così come non si conosce il perché avrebbe deciso di raggiungere il paesino in provincia di Brindisi, oltrepassare la terra rossa e gli alberi di ulivi tra i muretti a secco e fermarsi a un passo dai binari ferroviari prima di prendere la decisione di farla finita, per sempre.

BrindisiOggi

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