BRINDISI- Una storia triste e paradossale. Il dolore che si intreccia con la rabbia. Un uomo di 51 anni ieri sera è morto all’ospedale Perrino ma nessuno ha mai avvertito i suoi parenti. E’ rimasto solo in obitorio sino a quando suo fratello non ha saputo da una parente che ieri sera l’uomo si era sentito male, forse per strada, ed era stato trasportato in ambulanza al Pronto Soccorso. Giuseppe Schifeo 51 anni di Brindisi è deceduto ieri sera tra le 21 e le 22, un arresto cardiocircolatorio da ematesi massiva. Questa l’unica cosa che si è riusciti a capire solo 16 ore dopo. Dal Pronto soccorso è stato trasferito all’obitorio del Perrino, era solo, ma nessuno ha mai avvertito suo padre con il quale viveva, né il suo unico fratello. Eppure il 51enne aveva con se tutti i documenti.
I FATTI. Questa mattina il padre avverte l’altro figlio, dice che Giuseppe non era tornato a casa, allora suo fratello Danilo prova a chiamarlo ma il telefono squilla a vuoto, ancora ora nel pomeriggio squilla e nessuno risponde. Intorno alle 13,30 Danilo viene contattato da una sua parente che gli dice di aver saputo tramite amici che Giuseppe ieri sera era stato portato in ospedale con l’ambulanza, che era grave. Così si affretta a chiamare al Pronto soccorso, erano passate ormai oltre 15 ore, qualcuno dall’altra parte del telefono gli dice che Schifeo ieri sera era arrivato in ospedale e in un primo momento riferisce anche che era stato dimesso, poi subito dopo si riprende annunciando che era invece deceduto e che avrebbe potuto chiamare in obitorio per verificare.
Una terribile notizia e nessuno li aveva avvertiti. Un uomo lasciato lì in quella sala della camera mortuaria da solo, senza che i suoi cari sapessero nulla.
All’obitorio purtroppo arriva la conferma: “Ho chiamato- spiega Danilo Schifeo- c’era un mio amico che purtroppo mi conferma che mio fratello era morto. Quando sono arrivato lì mio padre non sapeva ancora nulla. Ho dovuto chiamarlo per avvertirlo, ma ormai era trascorso un giorno. Non sappiamo nulla di quello che è accaduto, come è arrivato in ospedale, da dove lo hanno preso. Mi hanno consegnato una busta con dentro il suo portafogli e i suoi documenti. Il telefono continua a squillare a vuoto.”
Oltre al dolore immenso di aver perso il proprio caro, anche la rabbia di non aver saputo nulla. Chi avrebbe dovuto avvertire? Perché non lo ha fatto? “Mio fratello sarebbe morto in un orario compreso tra le 21 e le 22 mio padre era a casa, anche io- afferma con rabbia Danilo- ma nessuno è venuto ad avvisarci. Nessuno lo ha fatto neanche questa mattina.”
Lucia Portolano
continuate pure ad assumere incompetenti, raccomandati e pregiudicati… questi sono i risultati…