BRINDISI-Sono durati due settimane i controlli disposti dai carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, in collaborazione con il Nucleo Operativo Ecologico di Lecce e il Nucleo Ispettorato del Lavoro per contrastare lo sfruttamento illecito della manodopera in nero e ad accertare la corretta applicazione delle normative sulla tutela della salute dei lavoratori e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
In 14 giorni di verifiche, sono 32 le ditte controllate, con oltre 11mila euro di sanzioni amministrative elevate ai danni di 5 ditte. Nove persone sono state denunciate a piede libero all’Autorità Giudiziaria, 113 i lavoratori identificati di cui 6 lavoratori in nero scoperti, tra di essi 2 sono stranieri.
L’attenzione si è concentrata sui cantieri edili, dove è più facile, a causa dei rischi insiti nella tipologia di lavoro, che accadano incidenti, senza comunque tralasciare le attività commerciali e le imprese di lavorazione di tipo industriale.
Ad essere sanzionate, in particolar modo, sono state le violazioni in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro, tra cui semplici accorgimenti che possono salvare la vita in caso di emergenza: l’omessa predisposizione della cassetta di pronto soccorso obbligatoria, l’omessa installazione delle protezioni obbligatorie, l’omessa sorveglianza sanitaria, l’omessa predisposizione di protezioni “alta quota” (per i lavori eseguiti su impalcature).
In un’attività commerciale gestita da un cittadino di origine asiatica, è stata riscontrata la presenza di numerose telecamere di controllo istallate senza l’accordo previsto con le rappresentanze sindacali, nonché la presenza di un lavoratore in nero e la violazione di più norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Durante il controllo a una lavanderia industriale si è proceduto al sequestro dell’area poiché è stato accertato che le macchine operatrici sversavano le acque prodotte direttamente nel sistema fognario.
Durante il controllo a un cantiere edile ditta a San Vito dei Normanni (Br) è stata riscontrato che la ditta non aveva predisposto le protezioni di sicurezza del solaio dell’impalcatura con evidenti rischi anche per i cittadini.
BrindisiOggi
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