Multa per affissione abusi in campagna elettorale, ma sbagliano la candidata sindaco

BRINDISI- incontro propeller pino d'astoreLe  hanno notificato un atto per affissione abusiva durante la campagna elettorale, ma i manifesti erano di un’altra candidata sindaco. Nel verbale notificato dai carabinieri della stazione di Brindisi, c’era il suo nome Simona Pino D’astore (anche le candidata sindaco alle precedenti elezioni amministrative) ma i manifesti contestati e citati erano : “E io voto Brindisi”, cioè quelli dell’attuale sindaca, allora candidata, Angela Carluccio. Vengono citate anche le sigle e i partiti che la sostenevano e dove i manifesti erano stati affissi, in via Cristoforo Colombo fuori da un comitato elettorale.

Simona Pino D’Astore ha pubblicato i due verbali scritti e firmati dai carabinieri sulla sua pagina Facebook annunciando di aver fatto ricorso. “La scorsa settimana si presentarono a casa mia due carabinieri- scrive l’ex candidata- io ero in casa con i miei bambini e malgrado tutto ciò che si sente, di uomini in divisa che rapinano le famiglie spacciandosi per forze dell’ordine, ho aperto quasi fossi un detenuto agli arresti domiciliari. Mi notificarono questi verbali, ma notate, mi accusano di aver affisso (io?) manifesti abusivi! Peccato che pur avendo notificato a me (leggete bene) l’atto, I MANIFESTI ERANO DELLA CANDIDATA SINDACA! Oltre il danno la beffa? Ricorso subito. Malgrado nemmeno mi competa!”

BrindisiOggi

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