BRINDISI – Tutte le attività commerciali e i locali pubblici riaprono, la movida diventa pericolosa per il contagio. Lo staff di Rafca events che collabora con i locali per l’organizzazione di eventi dopo un’analisi dell’ultimo weekend ha scritto una lettera aperta per il Presidente Emiliano e il Sindaco Riccardo Rossi per fornire alcuni suggerimenti da inserire nell’ordinanza di riapertura di questa fase 2
Abbiamo osservato con attenzione questo primo Week end di Movida:
– Lodevole è stato il lavoro delle forze dell’ ordine.
– Scrupolosi i Gestori, in Linea con le regole, ma con ancora troppe preoccupazioni; causate probabilmente, da un vuoto normativo che non li tutela.
Volevamo, pertanto, dare un nostro piccolo contributo, proponendovi di integrare, alle Ordinanze territoriali già esistenti, una serie di Regole comportamentali più attinenti al Settore. Ritenendo di offrirvi, degli spunti su cui riflettere, vi inoltriamo quanto segue :
1)ZONIZZARE IL TERRITORIO, INDIVIDUANDO LE “AREE A RISCHIO ASSEMBRAMENTO”
Le attività di somministrazione e tutte le aree ad esse adiacenti, comportano inevitabilmente lo “stazionamento” di clienti in piedi e un potenziale assembramento. Pertanto, zonizzando il territorio, si potrebbe pensare di applicare misure comportamentali dedicate ed esclusive solo per queste aree.
2)OBBLIGO DI MASCHERINA NELLE “AREE A RISCHIO ASSEMBRAMENTO”
Ad esclusione del cliente che consuma seduto al tavolo, sarebbe buona precauzione l’utilizzo obbligatorio della mascherina per tutti avventori.
3)DEFINIRE IL COEFFICIENTE DI CLIENTE OGNI METRO QUADRO
Determinare un coefficiente di 1 cliente ogni metro quadro di suolo pubblico o privato, aiuterebbe gestori, clienti e forze dall’ ordine ad una maggiore chiarezza e organizzazione.
4)UTILIZZO DI VIGILANZA PRIVATA CON STANZIAMENTO DI FONDI
L’ utilizzo di Vigilanza privata, nelle aree a rischio assembramento potrebbe agevolare tutte le attività di Prevenzione imputate oggi ai gestori.
Sarebbe inoltre auspicabile anche, uno stanziamento di Fondi Regionali o Comunali per ammortizzarne i costi.
5)PRESIDIO DI POLIZIA LOCALE NEI LUOGHI DELLA MOVIDA
Lo presenza, nei giorni e orari cruciali della movida, di un presidio fisso, migliorerebbe il controllo nelle aree a rischio assembramento.
7)CONCESSIONE DI MUSICA E SPETTACOLI NEI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO
I locali di Pubblico spettacolo potrebbero essere identificati come “aree a rischio assembramento private“. Pertanto, attenendosi a tutte le regole sopra citate e alle prescrizioni in materia, già in vigore, potrebbero riaprire da attività di somministrazione con esibizioni artistiche.
Far ripartire il settore dell’ intrattenimento, se pur limitato, è fondamentale per garantire posti di lavori a tutte quelle categorie purtroppo dimenticate dai decreti Nazionali.
Sono, inoltre, da non sottovalutare, l’ insogere raduni o organizzazioni di eventi privati, frutta di una deriva sociale incotrollabile.
8)SOSTENTAMENTO ECONOMICO DISCOTECHE E LAVORATORI DEL SETTORE
La riapertura dei locali di pubblico spettacolo, con prescrizioni simili a quelle sopra proposte, non risolverebbero comunque le problematiche economiche di questo settore. Un ipotetica e momentanea “riconversione” sarebbe piu che altro utile ai fini sociali e occupazionali, ma imprenditoriali . Pertanto, rimane palese la necessità di sostentamento economico a questo settore, fino alla totale riapertura e ritorno alla “normalità”
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