FASANO- La peculiare esperienza di collaborazione fra il Parco delle Dune Costiere e i siti archeologici del territorio è stata al centro della relazione che l’on. Enzo Lavarra, presidente del Parco, ha tenuto nell’ambito della 22.ma Mostra Mediterranea del Turismo Archeologico, svolta a Paestum dal 14 al 17 novembre.
Il Presidente del Parco ha tenuto una relazione nell’ambito del Convegno promosso dal Touring club Italiano sul tema “Turismo archeologico e parchi “.
L’on. Lavarra ha incentrato la sua relazione sul binomio generale “natura –cultura”. Ha evidenziato che nelle leggi istitutive delle aree naturali protette come nella esperienza concreta di Dune Costiere la missione di tutela della biodiversità e dell’ambiente naturale si coniuga strettamente con la valorizzazione “ del patrimonio storico – culturale – archeologico “, interno e contiguo ai parchi .
E corrisponde alla strategia generale del sistema paese di fondare il suo potenziale di attrazione del turismo internazionale nella sua distintività.
Ovvero nella integrazione beni naturali , siti archeologi, borghi storici. Incontrando così sia la esigenza del viaggiatore contemporaneo di conoscere la civiltà dei luoghi, sia quella delle comunità locali di riscoprire i tratti identitari delle proprie radici storico- culturali, come consapevole partecipazione alla dimensione globale della contemporaneità.
E per converso orientare i flussi turistici verso queste eccellenze , decongestionando le mete classiche e destagionalizzando l’offerta .
Il presidente Lavarra ha fatto riferimento specifico ai protocolli e alle collaborazioni del Parco Dune Costiere con Appia Antica nel Lazio, con il sito di Santa Maria di Agnano, con il Museo delle civiltà preclassiche del nostro territorio e con il Museo Archeologico di Egnazia.
In particolare soffermandosi sulla strategia integrata di valorizzazione di questi nostri patrimoni.
Ovvero sulla formazione interdisciplinare delle guide turistiche (quelle del Parco hanno già il patentino specifico), sulla qualificazione infrastrutturale (i percorsi di mobilità dolce lungo la Traiana) e della relativa segnaletica.
Obbiettivi più ambiziosi sono rappresentati dalla creazione di eventi congiunti (convegni di natura scientifica , spettacoli di qualità con il Teatro Pubblico Pugliese, rassegne di docufilm a tema con Apulia Film Commision, visite guidate e passeggiate sulle ciclabili), piattaforme multimediali di promozione della conoscenza e di informazione puntuale dell’intero itinerario.
“Del testo la estensione a Sud della Via Francigena costituirà – ha affermato Lavarra – tassello prezioso della promozione territoriale e dello sviluppo locale all’insegna della sostenibilità. Con riferimento alle strutture di accoglienza nelle masserie già operanti e negli ostelli in cantiere , alla produzione e commercializzazione delle produzioni tipiche e di qualità del mare e dello spazio rurale, ai servizi di mobilità dolce come nel centro visita Albergabici di Montalbano. Già il 22 novembre – conclude Lavarra – ospiteremo il “ Field Tour” lungo la Via Francigena, collaborando con gli Uffici regionali della “Gestione Progetti Comunitari e Comunicazione”. E racconteremo insieme alla Cooperativa Serapia la nostra missione agli ospiti esteri del progetto della Regione Puglia, facendo vivere di già il Centro visita del Parco all’Albergabici come nevralgico Comitato di tappa della Francigena”.
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