Morvillo Falcone, sindacati e associazioni alla preside Maci: “Gesto antidemocratico”

BRINDISI – Su quanto accaduto lunedì al Morvillo Falcone, maggiori spiegazioni alla preside Maci vengono chieste dagli organizzatori dell’incontro saltato lunedì mattina (Spi Cgil, Flc Cgil, Proteo Fare Sapere, Auser, Scuola di formazione politica “Caponnetto”, Uds e GD di Brindisi), attraverso una lettera inviata alla preside, agli organi di stampa e alle unioni studentesche provinciali e regionali, cui si esige formale risposta da parte della preside Maci.

“Le associazioni hanno appreso dal coordinatore del progetto, Mario Carolla, che si era recato in presidenza per salutarla, che lei poneva la condizione all’avvio dell’incontro con studenti e docenti, già in sala conferenze, che non fosse presente all’iniziativa il prof. Mimmo Tardio, altrimenti l’incontro non si sarebbe tenuto. Il prof. Mimmo Tardio, già stimato docente dell’Istituto e personalità nota nel mondo culturale, per l’occasione faceva parte della delegazione delle Leghe SPI CGIL Centro e S. Elia di Brindisi e nessuno può pensare, nemmeno lontanamente, ma lei lo ha fatto, che i partner avessero potuto escluderlo dal partecipare all’iniziativa”.

“Il progetto ha l’ambiziosa ma non utopistica finalità di voler instaurare tra anziani, meno anziani, giovani e giovanissimi un rapporto intergenerazionale alla pari nelle scuole brindisine utilizzando la libera discussione e il confronto di opinioni, anche diverse, su temi che trovano le loro risposte nel nostro Dettato costituzionale e nei principi fondamentali che lo reggono – scrivono – In un progetto come questo, non è prevista la presenza di particolari relatori essendo le iniziative basate sulla discussione e sul confronto tra studenti della scuola, personale della scuola, compreso il dirigente scolastico, e le delegazioni dei partner del progetto, e sono aperti al pubblico”.

Per gli organizzatori, c’è una chiara “volontà di discriminazione nei confronti di uno dei partecipanti”, una motivazione “di una gravità inaudita sul piano del principio democratico”.

“Il nostro compito primario – scrivono le associazioni- è di evidenziare la scorrettezza da lei messa in atto non solo nei confronti di un singolo partecipante ma nei confronti di tutti i soggetti interessati: le studentesse e gli studenti della scuola, privati senza condiviso motivo di un momento formativo di qualità, dei docenti referenti del progetto che sono stati messi da parte e neppure consultati dopo che avevano avuto i contatti preparatori dell’iniziativa con il nostro coordinatore, di tutte le nostre delegazioni che rappresentano a tutti gli effetti le organizzazioni sindacali e le associazioni di cui fanno parte”.

BrindisiOggi

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