Morte sul lavoro: l’autopsia la prossima settimana, pioggia di solidarietà

FRANCAVILLA FONTANA- Da un primo, parziale, esame clinico effettuato sulla salma di Angelo Reschi, l’operaio 38enne di Aradeo, morto stamattina a Francavilla Fontana mentre eseguiva dei lavori per conto della ditta edile “Fiocca Vincenzo”, appaltatrice dell’Acquedotto Pugliese, l’uomo sarebbe deceduto per un’asfissia da annegamento. Il medico legale inviato sul posto dal pm Manuela Pellerino, Antonio Carusi, è in attesa dell’incarico formale da parte del magistrato per procedere all’esame autoptico sulla salma dell’uomo.

L’autopsia, in casi come questo, pare più essere un atto dovuto e si dovrà aspettare, con ogni probabilità, martedì per avere il nullaosta alle analisi. Fino ad allora, infatti, potrebbero partire da palazzo di giustizia degli avvisi di garanzia per accertare le eventuali responsabilità giuridiche per la morte di Reschi. L’uomo, raccontano alcuni testimoni, è stato estratto con fatica dai vigili del fuoco che ci hanno messo diverso tempo a tirarlo fuori dal fango in cui era incastrato. L’operaio si trovava completamente immerso dalla terra che nel frattempo si era compattata intorno al suo corpo, lasciandolo praticamente in piedi.

Ed intanto arrivano anche dal mondo della politica, in maniera assolutamente bipartisan, i messaggi di cordoglio per la morte di Angelo Reschi. «Oggi, per la nostra comunità, è una giornata di profondo lutto. Per questo, è doveroso, oltre che assolutamente spontaneo, essere vicini alla famiglia del povero Angelo Reschi, cui va il mio più rispettoso cordoglio». Così il senatore francavillese del Pdl, Pietro Iurlaro, esprime la sua costernazione per la perdita dell’operaio, scomparso stamattina proprio nella sua città. L’azzurro, però, non si ferma e chiede all’attuale amministrazione di non rimanere inerme di fronte a una tragedia, se non annunciata, quantomeno evitabile a fronte dei tanti segnali avuti nel recente passato.

«Sarà necessario – afferma il senatore – interrogarsi sui perché e sui percome di un incidente difficile da concepire. Non è la prima volta che le istituzioni francavillesi e la politica, così come il comando di polizia municipale, si sono interrogati sulle modalità di operare da parte delle ditte incaricate dall’acquedotto pugliese. La magistratura, ovviamente, indagherà. Dovranno farlo, per quanto di loro competenza, anche l’amministrazione comunale e l’ufficio tecnico, chiamati a verificare in tempi brevissimi l’attuale stato dei lavori svolti dall’Aqp sul territorio francavillese».

Dello stesso tono, pur provenendo da una parte politica alleata contingentemente ma avversa in assoluto, il commento alla vicenda dell’onorevole Pd di San Pietro Vernotico, Elisa Mariano. «Spero che gli inquirenti facciano luce quanto prima sulle dinamiche di quanto avvenuto, per verificare il rispetto di tutti i paramenti di sicurezza previsti e accertare ogni eventuale responsabilità. Non è concepibile che si possa, ancora oggi, morire di lavoro. La sicurezza e la tutela della salute di chi lavora devono essere considerate una priorità e non un costo».

L’onorevole Mariano, da sempre impegnata nella difesa dei diritti dei lavoratori, prosegue esprimendo il suo dolore per la morte di Reschi. «La morte dell’operaio di 38 anni raggela il sangue. Non sono morti bianche, queste ma nere, nerissime perché perdere la vita per portare onestamente a casa il proprio salario è un’ingiustizia insopportabile. Per chiunque si batte, come me, contro questa piaga e per i diritti e la dignità dei lavoratori, oggi non può che essere una giornata di grande dolore». La deputata democratica chiude il suo intervento col cordoglio per la famiglia dell’operaio deceduto. «Ora, per quanto possa essere utile, esprimo tutta la mia vicinanza per la gravissima perdita alla famiglia di Angelo Reschi e a quanti lo conoscevano e amavano».

BrindisiOggi

 

 

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