BRINDISI- Incidente al poligono di tiro, aperta un’inchiesta per omicidio colposo sulla morte del capitano dei carabinieri Gianbruno Ruello.
Un atto dovuto, dice la Procura, che sta procedendo. Al momento ci sarebbero tre iscritti nel registro degli indagati. Sulla vicenda c’è il massimo riserbo.
L’inchiesta aperta inizialmente per lesioni gravissime con la morte del capitano è diventata omicidio colposo.
La dinamica dell’incidente per il pm Raffaele Casto sarebbe chiara. Questa mattina c’è stato un colloquio tra il pubblico ministero ed i famigliari della vittima accompagnati dal loro avvocato, Massimo Manfreda. Per la Procura non è necessaria alcuna autopsia, contrariamente a quanto si vociferava nelle prime ore successive alla morte. Questo perché la dinamica agli occhi degli inquirenti non mostra dubbi.
Il proiettile esploso durante la gara ha colpito il bersaglio ma poi invece di fermarsi è andato oltre raggiungendo la nuca del capitano che si trovava a pochi metri dallo stand da dove è partito il colpo.
Una fatalità terribile costata la vita ad uomo che si è sempre distinto nel suo lavoro, integerrimo e ligio al dovere.
La salma è stata restituita alla famiglia. La camera ardente è stata allestita all’interno dell’ospedale Perrino.
I funerali dovrebbero celebrarsi domani, ad horas sarà comunicato l’orario e luogo.
Lu.Pez.
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