
BRINDISI- Monitoraggio dell’aria a Brindisi, l’Arpa evidenzia delle anomalie strumentali nella stazione Brindisi-Casale così che alcuni campioni sono andati perduti. Il responsabile regionale della funzione pubblica Cisl Antonio Macchia chiede all’agenzia regionale di apportare immediati chiarimenti su queste anomalie di misurazione alla luce anche delle recenti dichiarazioni del direttore generale di ARPA Puglia che in merito all’aumento anomalo di alcune patologie nelle province di Brindisi e Lecce, ha manifestato la necessità di potenziare il Progetto Jonico Salentino, rendono d’obbligo evidenziare che alcune linee di attività del Centro Salute Ambiente rientrano tra quelle in capo al Centro Regionale Aria (CRA).
Con deliberazione di giunta regionale del 10 febbraio 2010, infatti la Regione Puglia ha approvato l’istituzione del CRA presso il Dipartimento Provinciale ARPA Puglia di Taranto – sede ospedale Testa, al fine di garantire le attività di monitoraggio e controllo dello stato della matrice aria, gestire le emergenze ambientali riguardanti questa matrice e garantire il supporto informativo a studi epidemiologici e di esposizione riguardanti l’interazione ambiente e salute, la realizzazione di studi sull’inquinamento dell’aria in ambienti outdoor ed indoor, la mappatura dell’esposizione della popolazione a fattori inquinanti della matrice aria.
Relativamente alle attività in capo al Centro Regionale Aria, sul sito web istituzionale dell’Agenzia sono riportate, al link https://www.arpa.puglia.it/web/guest/metalli_bap, le valutazioni dei metalli e del Benzo(a)pirene nel PM10 ex D.Lgs 155/2010 nella provincia di Brindisi per gli anni dal 2011 al 2014.
Ma proprie in merito a queste valutazioni dei metalli nel PM10, in tutte le relazioni relative alla provincia di Brindisi è riportato quanto segue: “…Per il sito di Brindisi-Casale nel corso dell’anno si sono verificate alcune anomalie strumentali sul campionatore sequenziale per Polveri della Tecora allocato nella stazione, di proprietà di Edipower, Società per la quale Arpa effettua tale attività di campionamento e analisi del PM10, che hanno comportato la perdita di alcuni campioni di PM10. Le analisi sono state effettuate sui campioni disponibili….”.
Questo ha fatto sì che i risultati ottenuti nel sito Casale possano essere considerati solo come “misurazioni indicative” essendo la copertura temporale inferiore al 33% ma superiore al 14%.
Allo stesso modo, i risultati ottenuti dal 2011 al 2014 per il Benzo(a)pirene nel PM10 sono da considerarsi indicativi nel sito di Brindisi – Casale, a causa di anomalie strumentali del campionatore allocato nella stazione.
Macchia chiede che ARPA Puglia renda nota la natura delle anomalie strumentali, i rapporti di intervento rilasciati dalla ditta manutentrice e le azioni poste in essere dall’Agenzia volte ad eliminare la perdita dei campioni.
“Sul sito istituzionale dell’Agenzia- continua Macchia- inoltre, non si ha evidenza delle attività di verifica in campo svolte dal personale del CRA sulle prestazioni dei sistemi di monitoraggio in continuo delle emissioni (SME) e dei risultati rinvenienti dalle attività di campionamento a camino delle emissioni in atmosfera. Si chiede, pertanto, che ARPA Puglia renda pubblici i risultati dei suddetti controlli eseguiti nel corso degli anni, per la provincia di Brindisi, anche al fine di rassicurare la popolazione sul rispetto dei valori limite di emissione e sulla valutazione del contributo emissivo dei singoli impianti sull’ambiente.”
Infine, il sindacato chiede che alla luce dei contenuti riportati nel Rapporto di Valutazione speditiva del Danno Sanitario nell’area di Brindisi, Arpa renda noti anche i rapporti di prova relativi al campionamento ed all’analisi di diossine, PCB, ammoniaca ed Acido Fluoridrico nel territorio brindisino a partire dall’anno 2010, tenuto conto che sul sito istituzionale dell’Agenzia è riportata, al link https://www.arpa.puglia.it/web/guest/rapporti_qa, solo la “Relazione Rete Deposimetrica Brindisi 2013-2014 – Metalli”, relativa alla deposizione atmosferica totale di metalli nella provincia di Brindisi.
BrindisiOggi
” LE CONNOTAZIONI SOCIALMENTE NEGATIVE DELLA DEMOCRAZIA POLITICA ITALIANA” La situazione fallimentare nella quale l’Italia sprofonda è sotto gli occhi di tutti e delinea la necessità dell’avvento di un correttivo storico idoneo a cauterizzare alla radice i mali che intristiscono la vicenda nazionale. L’esercizio della politica è degenerato in occasione di attentato ai beni della collettività.