L’Asl rigetta la richiesta di aspettativa e Monetti si dimette da assessore, Consales: “dimissioni inaccettabili”

BRINDISI- E’ durata poco l’esperienza di Tonino Monetti (Pd) nell’esecutivo di Mimmo Consales. Il democratico si dimette dall’incarico di assessore all’Ambiente del Comune di Brindisi. Un importante ruolo iniziato ad agosto scorso quando il sindaco nominò la nuova giunta politica che sostituì quella tecnica. A quanto pare le motivazioni delle dimissioni solo legate all’attività professionale di Monetti, medico dell’ospedale Perrino, responsabile del laboratorio analisi. Il medico-assessore non avrebbe ottenuto l’aspettativa per un mese non retribuita  da parte dell’azienda sanitaria locale. La Asl ha respinto la richiesta prevedendo invece l’aspettativa per tutta la durata del mandato e non per un periodo circoscritto.

Monetti per diventare assessore si era dimesso dal consiglio comuale eletto nella lista del partito democratico. Da anni ambiva ad un posto in giunta, ma dopo poco arrivato ha dovuto rinunciare.

Per il sindaco Consales le dimissioni di Monetti sono inaccettabili e attacca duramente la Asl, tanto da interpellare l’assessore regionale alla Sanità. “Le annunciate dimissioni di Antonio Monetti in un momento così difficile e critico che sta attraversando la città di Brindisi, vedi problema dei rifiuti urbani con il cambio di gestione, vedi problemi ambientali legati alle industrie esistenti sul nostro territorio, sono inaccettabili- afferma il primo cittadino-  viste anche le varie ottime iniziative messe in campo dall’assessore per rendere vivibile, dal punto di vista ambientale, la città di Brindisi (amianto, videosorveglianza, drone per i rilievi ambientali, sfiammata delle torce del Petrolchimico, simbiosi organizzative tra BMS ed Ecologica Pugliese srl. per interventi di pulizia)”.

“La decisione annunciata dall’Assessore all’Ambiente – aggiunge Consales – fa riferimento ad un assurdo diniego imposto dall’Asl di Brindisi (dove il dott. Monetti ha funzioni dirigenziali) ad una richiesta dell’Assessore di aspettativa non retribuita per un mese. La Asl pretende che la richiesta di aspettativa debba essere fatta “per tutto il periodo di espletamento del mandato” quando invece è legittima la richiesta di fruire dell’istituto per uno o più periodi inferiori alla durata del mandato entro il termine di conclusione dello stesso (Corte dei Conti Sezione Contenzioso 15.12.1988 n. 2045) perché la formulazione ‘per tutta la durata del mandato’ costituisce il limite massimo della sua durata ma non assume anche il significato di unità temporale minima.

Consales in difesa del suo assessore cita l’articolo 51 della Costituzione che garantisce il diritto all’aspettativa per cariche pubbliche elettive.

“A dire il vero – conclude il sindaco – tra Comune ed Asl non è la prima volta che sorgono delle incomprensioni, ma adesso si è raggiunto l’apice e che io debba rinunciare ad un apporto così prezioso perché l’alta dirigenza della Asl non interpreta correttamente le leggi e non si informa sulla corretta applicazione da parte di altri Enti pubblici dell’art. 81 del TUEL (vedi Provincia e numerosi comuni pugliesi) è a dir poco intollerabile. Dell’accaduto, in ogni caso, ho informato immediatamente l’Assessore regionale alla Sanità Donato Pentassuglia che ha condiviso le nostre posizioni e soprattutto la necessità di annullare immediatamente quanto stabilito dalla  Ciannamea. Spero di non essere costretto ad andare oltre e che tutta questa situazione rientri nelle prossime ore. In caso contrario, chiederò che una leggerezza di questa portata venga valutata nelle sedi opportune”.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Io preferirei nominare uno che fa politica e non un secondo lavoro . Senza nulla togliere al Sig Monetti che sicuramente sara’ una brava persona, ma ha gia’ il suo ruolo dirigenziale in ospedale che fara’ altrettanto bene. Ad ognuno il suo sarebbe meglio.

  2. Non capisco i medici che si dedicano alla politica ! Studiano anni ed anni,si sacrificano come non mai per raggiungere l’obiettivo e poi……si entra in politica.Mi sembra come quelli che vogliono farsi prete e poi,dopo l’ordinazione,si spogliano e si sposano.COME SI PUÒ’ CONCILIARE LA MEDICINA CON LA POLITICA ANCORA NON L’HO CAPITA,certo e’ che non puoi fare le cose insieme soprattutto quando c’e’ di mezzo la salute delle persone.O sei un buon medico ed eserciti oppure fai il politico ma smetti di fare il medico e lasci fare il lavoro a qualcun altro.
    Detto ciò,non conoscendo di persona il Dott.MONETTI,se ha scelto di restare medico ha fatto bene!

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