BRINDISI- Lo Sportello Migranti di ANPI e COMUNITÀ AFRICANA BRINDISI e PROVINCIA attivo ormai da alcuni anni offre quotidianamente ed in maniera gratuita attività di supporto nel disbrigo delle pratiche amministrative, consulenza legale, orientamento lavorativo, consulenza psicosociale, mediazione linguistica interculturale alla numerosissima popolazione straniera presente in provincia di Brindisi e nelle province limitrofe.
Oggi costituisce un punto di osservazione privilegiato rispetto alla rilevazione dei bisogni della popolazione straniera.
” Come Comunità Africana abbiamo il dovere civico e morale di denunciare quanto sta accadendo a diversi cittadini stranieri precettori di misure di contrasto alla povertà- dice il presidente Drissa Kone- Nell’ ultimo anno abbiamo ricevuto moltissime richieste di aiuto da parte di nostri connazionali (e non ) residenti in Italia che si ritrovano nell’ incresciosa e preoccupante situazione di dover restituire le agevolazioni economiche di cui hanno usufruito ” indebitamente ” a causa di una scarsa informazione e problemi di lingua, oltre a dover affrontare anche un processo penale. La Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia perché la disciplina del sussidio economico, DL n. 4/2019, discrimina i cittadini stranieri. A solo titolo di esempio citiamo il requisito dei 10 anni di residenza in Italia per poter usufruire del Reddito di Cittadinanza- tale requisito si configura come una forma di discriminazione indiretta, dato che è alta la probabilità che molti cittadini stranieri non hanno la possibilità di soddisfare questo criterio per una serie di concause prima fra tutti il lavoro .Oggi si parla di Assegno Unico, altra misura di contrasto alla povertà prevista qui in Italia, ci auguriamo vivamente che non accada quanto è accaduto in passato con l’ RDC. Nelle more che l’ Italia si adegui a quanto richiesto dalla CE, al fine di tutelare i cittadini stranieri chiediamo alle diverse categorie sindacali di prestare maggiore attenzione rispetto alla verifica dei requisiti preventivi previsti per usufruire delle misure economiche di contrasto alla povertà, di assicurare una chiara e corretta informazione e comprensione ( la dove necessario in lingua della procedura burocratica/amministrativa) anche attraverso l’ ausilio dei mediatori linguistici interculturali.
Riteniamo che l’ attuazione delle buone prassi operative sia indispensabile al fine di tutelare la popolazione straniera che oggi purtroppo continua a configurarsi come una fascia debole per una serie di fattori”.
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