BRINDISI – Si definisce il ragazzo della porta accanto: niente grilli per la testa, una visione chiara del futuro, gli amici, la famiglia, gli affetti, il lavoro, l’impegno. A qualche mese dalla sua incoronazione, Giovanni Licchello, Mister Gay Italia 2013, da Brindisi, sta dimostrando di meritarsi gli appellativi che usa per descriversi. Anche la notizia del suo rifiuto a partecipare all’edizione 2014 del Grande Fratello si sposa bene con gli aggettivi che accompagnano il 26enne da quando ha guadagnato la notorietà indossando la fascia di gay più bello d’Italia.
Non è cosa da tutti, infatti, soprattutto per un ragazzo di appena 26 anni, rinunciare alla partecipazione al Grande Fratello. Eppure c’è chi preferisce altro a un anno di popolarità condito da qualche ospitata nei talk del pomeriggio e da qualche puntata in discoteca a firmare autografi e a far finta di mettere dischi. Giovanni Licchello ha altri progetti per l’anno che è appena cominciato e il più famoso reality show della tv non rientra in essi.
«Ho partecipato alla fase iniziale dei casting per il Gf ma, arrivati a una punto parecchio avanzato, ho preferito mollare il progetto». La domanda, a questo punto, nasce spontanea: perché? «Ci ho riflettuto molto, è vero, ma mi sono accorto che avrei rischiato di rimanere intrappolato in un cliché che non mi appartiene. Non voglio correre il pericolo di essere costretto a recitare una parte». L’ex calciatore si è da poco trasferito a Milano, città ideale per proseguire un percorso iniziato dopo la partecipazione al concorso che lo ha visto vincitore. «Da quando ho toccato con mano la potenza simbolica e mediatica che la mia incoronazione ha avuto sull’opinione pubblica ho pensato che valesse la pena piegarla al servizio di una causa nobile. Il superamento dell’omofobia parte dall’educazione alla tolleranza e dal dialogo con chi la pensa diversamente, per questo sono andato, e continuerò a farlo, in giro per le scuole a parlare coi ragazzi, a portare la mia storia, il mio vissuto e la mia esperienza». I progetti di Giovanni, messo definitivamente da parte il Gf, ovviamente, non si fermano a questo.
«Negli ultimi mesi ho conosciuto gente squisita che mi ha aperto un mondo: uno di questi è Alessandro Cecchi Paone col quale stiamo pensando a una collaborazione per un progetto “corale” che possa raccogliere le tante storie che mi giungono via posta da quando sono stato incoronato Mister Gay». Nei sogni, realizzabili, di Licchello, poi, c’è sempre la comunicazione. «Mi piacerebbe condurre un programma in radio. Non che la tv non mi piaccia in assoluto ma, per quel poco che ho vissuto in quell’ambiente, non mi ha entusiasmato: troppi meccanismi da rispettare, troppi equilibri da non toccare. La radio, come la rete, è un mezzo di comunicazione molto diverso, più diretto, all’interno del quale devi essere te stesso e avere qualcosa da dire».
Maurizio Distante
Ho sempre pensato che i gay fossero uomini come tutti gli altri. Scopro che c’è il “mister gay”. Devo dedurre che si ritengono diversi?
Ma cosa c’entra. .. Allora “miss Italia” include donne che si sentono diverse !? Mah …