BRINDISI- Partirà nelle prossime ore il nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco della Puglia, destinazione Lampedusa. Del nucleo faranno parte sei uomini scelti, due per ogni comando provinciale da Brindisi, Bari e Taranto. I sommozzatori parteciperanno alle ricerche dei migranti dispersi nelle acque del Mediterraneo. Sino a questo momento 155 sono state le persone tratte in salvo, 111 le vittime, molte donne e bambini. Se si pensa che sul barcone vi erano almeno 400 passeggeri si può avere l’idea di quanti ancora sono dispersi. Alcuni di questi, riferisce la Capitaneria di Porto di Lampedusa, sono ancora tra le lamiere della barca che si è inabissata.
La tragedia a bordo del barcone è scoppiata all’improvviso, inaspettata, i migranti hanno dato fuoco ad una coperta per segnalare la loro posizione. Da una semplice coperta le fiamme si sono propagate all’intera imbarcazione, è stata un’ecatombe.
Oggi il presunto responsabile, un tunisino di 35 anni indicato come lo scafista, è stato fermato ma testimone racconta: “Durante la traversata tre pescherecci ci hanno visto, ma non ci hanno soccorso”.
Così mentre l’Italia intera si interroga sull’ennesima tragedia del mare e dal governo propongono la candidatura di Lampedusa per il “Nobel della Pace”, il paese si ferma in lungo minuto di silenzio.
A Brindisi bandiere a mezz’asta ed a mezzogiorno in punto lezioni sospese nelle scuole. Gli alunni si alzano in piedi e con lo sguardo fisso per un attimo pensano a quelle giovani vite, proprio come le loro, che correndo incontro ad un futuro migliore ora il futuro non ce l’hanno più.
Lucia Pezzuto
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