LATIANO – Si sono incappucciati con gli accappatoi, avrebbero preso alle spalle un educatore e lo avrebbero chiuso nella lavanderia con l’intento di fuggire. Quattro i ragazzi ospiti della comunità per minori ‘Avvenire’ di Latiano che ieri sera sono finiti nei guai: uno di loro, Michele Nitti, 19enne di Triggiano (Bari), è stato arrestato per concorso in violenza privata e percosse mentre gli altri tre, minorenni, sono stati denunciati.
Non si è trattato di uno scherzo, ma di un vero e proprio piano criminale che i quattro amici avrebbero studiato per riuscire a scappare dalla struttura dove sono stati affidati dal tribunale per i minori. L’episodio si sarebbe verificato poco dopo le 21.30 di ieri sera. Stando al racconto fornito agli investigatori, i quattro si sarebbero messi addosso degli accappatoi e ad un certo punto avrebbero colto alla sprovvista l’educatore e l’avrebbero picchiato.
Come se non bastasse, la vittima è stata anche rinchiusa in una stanza esterna alla comunità adibita a lavanderia e sottratto anche del telefono cellulare affinchè non chiamasse le forze dell’ordine. L’educatore, però, non si è fatto prendere dal panico, ha rotto la finestra ed è riuscito a raggiungere un ufficio della struttura da dove ha chiamato il 112 chiedendo aiuto.
Quando i ragazzi si sono accorti che l’uomo era riuscito a liberarsi lo avrebbero anche minacciato di fargli ancor più male se avesse chiamato i carabinieri. I quattro amici non erano riusciti a fuggire dalla struttura e non è stato difficile per gli uomini dell’Arma, giunti sul posto dopo pochissimi minuti, a ricostruire quanto accaduto. Grazie al racconto della vittima, i carabinieri hanno accertato che ad avere un ruolo predominante dell’azione criminosa sarebbe stato Michele Nitti di 19anni. Gli altri tre, lo avrebbero aiutato, comunque, a portare a termine il piano.
L’arresto è stato eseguito dai carabinieri del nucleo Radiomobile della compagnia di San Vito dei Normanni al comando del maresciallo Francesco Bavia. Il pm di turno presso la procura della Repubblica di Brindisi, Milto De Nozza, è stato informato dei fatti, così come la dottoressa Carbonara del tribunale dei minori di Lecce, e Michele Nitti di 19enne è stato rinchiuso nel carcere di via Appia a Brindisi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Maristella De Michele
Un solo educatore, 10 ragazzi con precedenti penali, il secondo caso di aggressione! dobbiamo aspettare che ci scappi il morto la prossima volta, prima di capire che ci volgiono più eudcatori all’interno della comunità e maggiore sicurezza, come telecamere o qualcuno di guardia fuori, in caso di situazioni del genere!!! o si spendono i soldi come si deve o tanto vale conviene chiudere e passare il testimone a chi è di competenza!!
La legge è chiara in merito al rapporto numerico che deve esserci tra educatore ed utenti, a seconda dei casi. Peccato che rimanga solo legge e non venga controllata. Gli educatori ci sono, molto spesso disoccupati. Il problema è che chi è in difficoltà, in questo Paese è destinato ad essere trascurato. Servirebbero più strutture, più fondi, più risorse umane, più conoscenze/competenze e maggiore sicurezza a partire dalle telecamere). Un team all’interno di ogni struttura che possa garantire un buon svolgimento del lavoro, e possa tutelare tutte le figure presenti. In una Regione come la Puglia la devianza minorile (italiana e non) è dilagante, e le strutture presenti non soddisfano nemmeno la metà delle esigenze. Quando ci sveglieremo sarà sempre troppo tardi!