BRINDISI- Estorsione e turbativa d’asta, quattro persone in manette, due ai domiciliari, due in carcere ed una sottoposta all’obbligo di firma. La squadra mobile di Brindisi questa mattina ha eseguito cinque provvedimenti nei confronti dei brindisini: Diego Fimmanò, 47 anni, Luigi Patisso, 33 anni, (in carcere), Salvatore De Giorgi, 58 anni, Cosimo Giosa, 57 anni, (ai domiciliari), e Pasquale Marangio, 57 anni, (sottoposto all’obbligo di firma). Patisso, in particolare, è un volto noto sui social per aver creato una pagina facebook dal nome “Padre vs figlio” sulla quale quotidianamente vengono pubblicate delle gag da migliaia di click.
I cinque, secondo le risultanze investigative, si erano insinuati nel giro delle vendite immobiliari all’asta minacciando tutti coloro che erano interessati a partecipare.
L’attività della polizia, infatti, nasce un anno fa seguito di alcune segnalazioni da parte di cittadini che lamentavano un certo interesse da parte degli indagati sulle vendite immobiliari. Questi soggetti ponevano in essere delle vere proprie minacce nei confronti di questi cittadini che erano interessati alle aste giudiziarie. Loro in particolare non si limitavano ad avere dei metodi speculativi , non solo erano interessati ad entrare nella cultura dell’asta e quindi riuscendo ad accaparrarsi un immobile per poi rivenderlo ad un prezzo maggioritario, Ma tendevano ad avvicinare in particolare i debitori esecutati, i primi proprietari, soggetti deboli che hanno come unico interesse rientrare in possesso del bene immobile, ed estorcevano denaro con la promessa di allontanare altri soggetti interessati all’acquisto del’immobile. “Quindi c’era una sorta di estorsione e di conseguenza di turbativa d’asta. L’estorsione consisteva nel farsi dare del denaro- ha spiegato la dirigente della Squadra mobile di Brindisi, Rita Sverdigliozzi- Circa un anno fa la squadra mobile di Brindisi ha arrestato due di questi soggetti proprio in flagranza di reato. Parliamo di una cessione di denaro di 900 euro, un acconto di un ammontare complessivo di 7mila euro. La squadra mobile di Brindisi è riuscita con una attività serrata a ricostruire questo gruppo di sodali che ha cercato in ogni modo di entrare nel mercato immobiliare”. Gli indagati hanno avuto anche la disponibilità di avvalersi di una vera e propria struttura, una agenzia immobiliare. Quindi avevano a disposizione soggetti e denaro per poi poter partecipare alle aste giudiziarie ed avvalendosi di questa struttura la squadra mobile di Brindisi è riuscita a cogliere in flagranza i soggetti: De Giorgi e Giosa finiti ai domiciliari che in quel momento stavano carpendo il denaro.
“L’arresto dello scorso anno ha portato a conseguenze positive e spero che anche con i risultati di questa mattina si possa proseguire sulla stessa onda- ha detto il capo della Squadra mobile Rita Sverdigliozzi- Abbiamo avuto tantissimi cittadini che sono stati avvicinati dal gruppo criminale, l’appello è che ora si facciano avanti per denunciare”.
La struttura immobiliare aveva un rapporto molto stretto con Giosa, la posizione del titolare è ora al vaglio degli inquirenti. Sono stati accertati quindici casi in un anno ma potrebbero essere molti di più. Un giro d’affari di migliaia di euro. Alcuni di questi signori hanno millantato di avere conoscenze nella criminalità organizzata come leva nel convincere le vittime a cedere.
BrindisiOggi
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