ORIA- “Da 15 giorni subivo minacce continue, voleva anticipato 30mila euro, i soldi di un risarcimento di una causa ancora in corso. Se non mi dai i soldi non ammazzo solo te ma anche i tuoi figli”. Racconta la sua versione dei fatti Fortunato Calò, l’avvocato di 47 anni di Oria, che giovedì scorso ha ammazzato con 15 colpi di pistola un suo cliente Arnaldo Carluccio, 45 anni.
Calò ha risposto a tutte le domande durante l’udienza di convalida dell’arresto tenutasi questa mattina davanti al gip Paola Liaci. L’indagato è assistito dall’avvocato Pasquale Annicchiarico.
Ha raccontato anche di un episodio in un cui la vittima lo avrebbe atteso fuori dallo studio di Oria in via Latiano, sarebbe salito sulla sua auto e puntandogli una risposta lo avrebbe portato sino a fuori al paese e lo avrebbe minacciato. Voleva anticipato dal legale 30 mila euro, ipotetico risarcimento di una causa civile ancora in corso, per un incidente stradale del 2010 in cui avrebbe subito delle lesioni.
Per dimostrare le minacce Calò parla di un sms e di alcune telefonate. La situazione è poi degenerata giovedì scorso, Carluccio chiede un appuntamento all’avvocato, lui decide di fissarglielo, ma prima di andare in studio passa da casa e prende la pistola. “Avevo paura che fosse di nuovo armato-dice al giudice- così prendo la pistola, ma solo per difendermi.”
Durante l’incontro scoppia la lite, il legale dice al cliente di riprendersi la pratica, così come gli aveva detto già altre volte, ma questi gli avrebbe sbattuto le carte in faccia. È qui che l’avvocato non riesce più a gestire la situazione, prende la semiautomatica 9×21 e gli scarica addosso 15 colpi. Racconta di non aver denunciato le minacce continue per paura di ritorsioni, Carluccio aveva dei precedenti penali. “In passato gli avevo detto di smetterla perché altrimenti avrei chiamato i carabinieri-dice ancora- ma lui mi ha minacciato dicendo che una volta fuori poi sarebbe venuto a trovarmi.”
Il gip oggi ha convalidato l’arresto ma ha scritto che sono necessari approfondimenti investigativi. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Oria e della compagnia di Francavilla Fontana coordinata da Nicola Maggio.
Calò è accusato di omicidio volontario premeditato, l’arma era legalmente detenuta ma non aveva il porto d’armi per difesa personale, quindi non poteva portarla in giro.
L’avvocato Annicchiarico si riserva di presentare istanza non appena saranno conclusi gli accertamenti in atto.
Lu.Po.
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