LATIANO – Avrebbero preso possesso di un ufficio, manomesso i possibili contatti con l’esterno e minacciato gli operatori di una comunità con un coltello per farsi dare del denaro.
I carabinieri della stazione di Latiano hanno arrestato in flagranza di reato Mina Mekhail
27enne di nazionalità egiziana e Raphael Jimoh, 24enne di nazionalità nigeriana, entrambi domiciliati a Latiano. Per i due le accuse sono diverse: tentata rapina in concorso, violazione di domicilio e sequestro di persona.
Intorno alle 10 di ieri (3 novembre) Mekhail e Jimoh sarebbero entrati senza alcun permesso negli uffici di una comunità di accoglienza di Latiano, in cui vivono, la “Spra” in via San Vito dei Normanni.
Dopo avere isolato il personale presente in ufficio e manomesso sia l’impianto telefonico, sia quello elettrico, i due avrebbero minacciato per un paio d’ore gli operatori con un coltello da cucina, pretendendo di farsi consegnare dai dipendenti della comunità il denaro di cui erano in possesso. I due avrebbero sequestrato 5 persone, tra cui una psicologa e un’interprete. Mekhail e Jimoh avrebbero rivolto diverse le frasi minacciose dei due nei confronti dei propri ostaggi.
Nonostante la manomissione della linea telefonica, un operatore della comunità è riuscito a contattare i carabinieri approfittando della distrazione dei migranti. L’intervento dei militari è stato immediato: sul posto sono giunte tre auto della stazione di Latiano, supportate dalla compagnia di San Vito dei Normanni.
Una volta sul posto, i militari hanno arrestato i due malfattori, che si sono subito arresi.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso la casa circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
A.P.
E S P A T R I A T I . CHI SBAGLIA VIA DALL’ITALIA O CI DEVE SCAPPARE PRIMA UNA DISGRAZIA A INNOCENTI?
i migranti sono una risorsa diceva la Boldrini…vorrei proprio vedere lei al posto dei poveri operatori…vediamo se cambia idea o meno.