LATIANO – Avrebbe minacciato padre e figlia, titolari di una comunità per farsi consegnare – stando alle indagini – denaro, in più una chitarra e i telefoni cellulari in loro possesso. Con l’accusa di estorsione aggravata è finito in manette il cantante di musica popolare Tony Stranieri 60enne di Mesagne. L’artista è famoso per l’album ‘La campagnola e i canti pugliesi’. L’uomo, che era stato già in passato ospite presso la struttura di proprietà delle vittime è stato, così come deciso dall’Autorità giudiziaria, ristretto in un’altra struttura di Oria convenzionata con la Asl di Brindisi
I fatti si sarebbero consumati in pochi mesi. Stranieri, conosciuto per la sua carriera artistica soprattutto in Puglia, negli ultimi anni avrebbe avuto dei problemi legati all’uso di alcol e droghe, per questo era stato diverse volte ospite delle strutture sanitarie convenzionate con la Asl di Brindisi. Così come era successo con una comunità presente a Latiano.
Il 60enne – stando alla ricostruzione effettuata dagli investigatori durante le indagini – si sarebbe recato più volte presso la struttura latianese e minacciato anche di morte il titolare e sua figlia. Stranieri avrebbe chiesto in più occasioni denaro contante, anche una chitarra presente nella struttura e altri oggetti in possesso alle vittime.
Dopo diversi episodi e temendo per la propria incolumità, padre e figlia, si sono recati presso la caserma dei carabinieri di Latiano sporgendo una denuncia contro il 60enne. Le indagini avviate hanno potuto riscontrare che gli episodi erano continuati. I carabinieri hanno così inviato tutto in procura e oggi hanno dato esecuzione alla misura cautelare. Il gip del Tribunale di Brindisi ha disposto per l’arrestato il trasferimento presso la struttura Emmanuel di Oria.
L’intera attività investigativa è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Latiano al comando del maresciallo Luigi D’Oria.
Mar.De.Mi.
Commenta per primo