BRINDISI- “ Stai attenta la prossima volta toccherà alla tua macchina e a te” con queste minacce si chiude la lettera indirizzata alla dirigente scolastica dell’Istituto Superiore Socio Psico Pedagogico Linguistico E. Palumbo di Brindisi, Maria Oliva.
La lettera è stata lasciata accanto ad una delle porte d’ingresso sotto la quale è stata versata della benzina. Erano circa le venti ieri quando un collaboratore scolastico controllando i corridoi ha avvertito l’odore intenso del liquido infiammabile. Per terra un lago di benzina, fuori sugli scalini una bottiglia da litro con ancora un residuo di liquido. Sempre sugli scalini all’esterno il biglietto, un foglio A4 ripiegato indirizzato alla preside: “Per la preside, leggilo” . Una lettera scritta a stampatello con la quale si rimproverava la dirigente di avere un atteggiamento troppo severo nei confronti degli studenti. Gli alunni redarguiti per lasciare le aule sporche e per imbrattare troppo spesso i corridoi con le bevande acquistate dalla macchinetta automatica.
“E’ vero- ha detto la preside Oliva- proprio nei giorni scorsi sono entrata in due, tre aule per rimproverare gli studenti. Ho detto loro che le bevande si consumano vicino alle macchinette , là dove ci sono i cestini. E che devono lasciare le aule in ordine. Penso che questo faccia parte del vivere civile”.
Certo è che se le motivazioni riportate nella lettera fossero quelle che realmente hanno spinto i responsabili al gesto, resta l’inquietudine e lo sgomento per un atto che la stessa dirigente ha definito “mafioso”.
Questa mattina alcuni studenti sono stati accompagnati a scuola dai genitori. La preside li ha incontrati ed ha, anche, convocato una assemblea di istituto durante la quale ha letto la lettera di minacce.
“Volevo rendere gli studenti partecipi di quanto accaduto- ha detto- Ma soprattutto tranquillizzarli. Questa scuola non ha mai visto simili episodi, la nostra attenzione è alta. Ed io sarò più severa di prima se è necessario”.
Ora sul caso indaga la polizia che cercherà di fare chiarezza su quanto accaduto.
“Tolleranza zero nei confronti dei responsabili- ha concluso la preside- la scuola è un luogo sicuro e continuerà ad esserlo”.
Lucia Pezzuto
Questo è l’esempio che prendono a casa… e quando vengono invitati a rispettare le regole al di fuori delle mura domestiche la prendo come un offesa…