Minacce di morte e violenze ai familiari, arrestato 35enne

SAN MICHELE SALENTINO – Fine di un incubo durato dieci anni per una famiglia di San Michele Salentino: minacce di morte, maltrattamenti, sequestro di persona, estorsione e danneggiamento, in manette è finito il figlio 35enne. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip del Tribunale di Brindisi ed eseguita dai carabinieri della locale stazione. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Brindisi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

L’attività investigativa ha fatto emergere tutta una serie di episodi verificatisi a San Michele Salentino. Una serie di violenze che sarebbero durate per ben dieci anni: dal 2008 fino ad oggi. I maltrattamenti sarebbero stati perpetrati dall’arrestato nei confronti dei propri congiunti conviventi e non conviventi. In un’occasione – stando alle indagini – avrebbe segregato in camera da letto il padre diabetico per oltre 12 ore, costringendolo durante la notte a espletare i propri bisogni fisiologici all’interno della stanza.

Secondo gli investigatori, gli eventi sarebbero avvenuti prevalentemente in ambiti familiari dove il 35enne avrebbe creato una sorta di regime improntato alla violenza e alla prevaricazione, determinando a carico dei familiari condizioni di vita penose. Gli episodi addebitati all’indagato vanno dalle frasi dal contenuto minaccioso (minacce di morte), che con frequenza quasi giornaliera avrebbe rivolto impugnando anche un’accetta, al lancio di suppellettili presenti nell’abitazione in cui ha convissuto con i genitori. Ed ancora i suoi quotidiani scatti d’ira a seguito dei quali ha danneggiato l’arredo, gli infissi, i vetri dell’appartamento, nonché gli effetti personali delle parti offese. In una circostanza ha persino danneggiato gli specchietti retrovisori esterni dell’autovettura del padre.

A seguito della sua costante aggressività, dovuta – secondo gli investigatori – all’abuso di bevande alcoliche, in numerose occasioni non sono mancati gli atti di violenza fisica di cui si è reso protagonista rivolti nei confronti dei genitori ai quali ha sferrato schiaffi al volto e spintoni contro le pareti.

Violenze che hanno cagionato lesioni personali e traumi al viso e al cuoio capelluto dei malcapitati. Non sono mancati anche gli episodi estorsivi perpetrati nei confronti della ultraottantenne prozia paterna, minacciata di morte in più circostanze sia con gesti intimidatori, sia pronunciando frasi dal contenuto minatorio tanto da costringerla per paura che le venisse bruciato l’appartamento a consegnargli quasi quotidianamente la somma di 15/20 euro e anche più, ogni giorno, corrispondenti a più della metà della pensione percepita dalla donna.

In sostanza, in questo lunghissimo arco temporale l’uomo si sarebbe reso protagonista di ricorrenti condotte violente e minacciose rivolte ai genitori, al fratello minore e all’anziana prozia aggredendoli sia fisicamente che verbalmente, provocandogli lesioni personali, ingiuriandoli e minacciandoli anche con l’uso di armi improprie (un coltello a molla e un’accetta).

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Brindisi.

BrindisiOggi

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