OSTUNI – Aveva tentato ogni cosa pur di recuperare quel figlio finito nel tunnel della cocaina, anche di non avvalersi dell’ordinanza emessa dal giudice tutelare che impediva al giovane di avvicinarsi a lei. A nulla però sono valsi tutti gli sforzi della donna, A.P. di Brindisi, dal momento che, ieri, il giovane, Mattia Spada, 27enne, ha tentato per l’ennesima volta di ottenere da lei i soldi con cui saldare un presunto debito con uno spacciatore del capoluogo messapico. Spada, per raggiungere il suo scopo, non ha esitato a usare le maniere forti nei confronti della genitrice: come i suoi precedenti raccontano, il 27enne non è nuovo a questo tipo di esplosioni di violenza ma, in questo caso, è stato fermato dagli agenti della squadra volante del commissariato di polizia di Ostuni, coordinati dal vicequestore aggiunto Francesco Angiuli, che lo hanno arrestato in flagranza di reato e accusato di tentata rapina, lesioni personali, estorsione continuata e violenza privata.
I poliziotti sono intervenuti dopo una chiamata della vittima, proveniente dalla località marittima di Rosa Marina, che segnalava una lite in corso. La donna era, proprio in quegli attimi, bersaglio del figlio che era andato su tutte le furie a causa del rifiuto della madre di consegnarli le 200 euro da lui richieste per saldare un debito. La tossicodipendenza di Spada è una condizione nota da tempo alla donna: lei stessa aveva provato a dare una mano al figlio, mettendolo in contatto con una struttura di recupero di Rimini. Il 27enne, però, aveva solo finto di raggiungere il centro e, al suo ritorno, aveva ripreso a chiedere contanti alla donna per soddisfare i suoi bisogni. Verso le 10 di ieri, Spada ha fatto improvvisamente irruzione nell’abitazione della madre, minacciandola per ottenere l’immediata consegna della somma richiesta, altrimenti le avrebbe impedito di lasciare casa.
Le parole del 27enne, però, non hanno funzionato sulla donna che si accingeva a uscire, chiamando un amico e chiedendo a lui di essere accompagnata a Brindisi. Nel frattempo, approfittando di un attimo di disattenzione del figlio, era riuscita a scappare, dirigendosi a piedi verso un albergo, subito inseguita dal giovane che, raggiunta e bloccata, aveva minacciato di picchiarla. Neanche l’arrivo a Rosa Marina dell’amico di famiglia è riuscito a far desistere dalle sue intenzioni Spada: di forza, era salito anch’egli a bordo dell’automobile, estendendo le minacce e le violenze anche all’uomo, il quale, invano, lo aveva invitato a scendere. In auto, l’aggressione era andata progressivamente aumentando, al punto che il figlio ha sferrato alla madre violenti pugni al volto, al ventre e in altre parti del corpo, nonché un calcio al basso ventre, provocandole un grosso ematoma, tutto per ottenere la consegna della borsetta. Anche l’amico di famiglia è rimasto contuso, colpito al volto da un violento schiaffo pur di tutelare la donna. Tuttavia, il giovane non è riuscito ad impossessarsi della borsetta della madre.
L’intervento dei passanti, infine, ha messo in fuga il 27enne, dileguatosi; i poliziotti, tuttavia, sulla base delle informazioni raccolte, erano riusciti a rintracciarlo e bloccarlo nei pressi della casa materna, ove probabilmente si era diretto per attuare una qualche rappresaglia. A seguito di un sommario controllo in villa, i poliziotti hanno rinvenuto qualche grammo di marijuana di proprietà del giovane, sottoposta a sequestro. Gli stessi agenti, preoccupati per le condizioni delle vittime, palesemente terrorizzate, li hanno personalmente condotti al pronto soccorso dell’ospedale di Ostuni, ove sono state loro diagnosticate lesioni di varia entità in più parti del corpo: traumi a gomiti, avambraccio, polsi, coscia, viso, collo, cuoio capelluto e regione temporomandibolare, per un totale di 10 giorni di prognosi. Preziose, ai fini dell’arresto, le dichiarazioni rese dalle stese vittime e dai numerosi testimoni sentiti in commissariato. I poliziotti, al termine delle operazioni, hanno informato il sostituto procuratore Luca Bucchieri, pm di turno, che ha disposto l’arresto di Spada che, a sua volta, ha nominato, quale difensore di fiducia, l’avvocato Giovanni Brigante, del foro di Brindisi.
BrindisiOggi
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