BRINDISI – Erano stipati in un’intercapedine creata allo scopo nei cassoni di due furgoni Iveco, i 15 clandestini di nazionalità afgana e somala scoperti, ieri pomeriggio, dai militari del gruppo della Guardia di Finanza di Brindisi, coordinati dal maggiore Alessandro Giacovelli, in collaborazione con le unità cinofile del Corpo, coi funzionari della Dogana e col personale della Polizia di Frontiera. L’operazione delle Fiamme Gialle, avvenuta intorno alle 13.30, si è concretizzata a seguito di una serie di controlli eseguiti all’interno del locale scalo marittimo, quello di Costa Morena.
I camion in cui avevano trovato nascondiglio i cittadini extracomunitari, appena sbarcati dalla motonave “Catania”, proveniente dalla Grecia, avevano una targa bulgara, come bulgari erano i due autisti, N.H., 29enne, e S.I., 37enne, entrambi tratti in arresto per favoreggiamento all’immigrazione clandestina. I furgoni usati per trasportare il “carico umano” sono stati sequestrati dai finanzieri. I 15 migranti, tutti molto giovani, sono stati trasportati dal personale del 118 dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi presso il locale pronto soccorso per i controlli sanitari di rito. Quando avvengono questo tipo di sbarchi, infatti, i clandestini vengono sempre sottoposti a esami e analisi cliniche per valutare lo stato di salute dopo i lunghi e faticosi viaggi cui si sottopongono. In questo caso, dopo le prime indagini cliniche, pare che qualcuno dei profughi possa essere affetto da tubercolosi e scabbia. Sono in corso accertamenti per determinare l’età anagrafica dei migranti che, se maggiorenni, verranno respinti in Grecia.
BrindisiOggi
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