BRINDISI – Sono state acquisite le immagini delle telecamere che potrebbero dare un nome e un volto al gruppo di persone che venerdì sera (19 ottobre) ha aggredito i due ragazzi stranieri a Brindisi. Gli uomini della Digos, che hanno in mano le indagini, potrebbero presto chiudere il cerchio intorno a questi due distinti episodi che si sono verificati nel capoluogo brindisino. I fatti potrebbero essere legati alla denuncia fatta da una ragazzina minorenne per una tentata violenza.
Si stringe il cerchio intorno alle aggressioni ai due migranti avvenute venerdì sera a Brindisi. I fatti si sono verificati a dieci minuti l’uno dall’altro e a pochi metri di distanza. Quindi – stando alla ricostruzione effettuata dagli investigatori – ad agire sarebbe stato lo stesso gruppo di persone. Il primo episodio è avvenuto in via Osanna ai danni di un ragazzo di appena 20anni originario del Senegal. Il ragazzo è stato preso a bastonate da due uomini che indossavano un giubbotto e il cappello. La seconda aggressione, invece, si è verificata nei pressi del sottopasso in via Appia , ad essere preso di mira un giovane di 30 anni che stava rientrando da lavoro. Anche in questo caso ad agire sono stati due uomini che indossavano gli stessi indumenti descritti nel primo caso.
Le indagini, al momento, si muovono in senso unico. Gli investigatori, infatti, starebbero seguendo una pista precisa e che si collegherebbe a quello che sarebbe avvenuto la mattina del 19 ottobre ai danni di una ragazzina di Brindisi di 15 anni. La minorenne avrebbe dichiarato in sede di denuncia di essere stata inseguita e poi palpeggiata da tre ragazzi stranieri incappucciati.
Forse, le aggressioni sarebbero state una sorta di ‘vendetta’ per quel tentativo di violenza ai danni della minorenne. Ma le novità potrebbero arrivare presto.
BrindisiOggi
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