TARANTO – Sono ancora in corso le operazioni di sbarco dei circa 1300 migranti giunti questa mattina al porto di Taranto. I profughi provengono dalla Sicilia e sono arrivati nel capoluogo Ionico a bordo della nave rifornitrice Etna della Marina Militare. L’insieme delle nazioni d’origine del gruppo fa pensare a diversi barconi intercettati a largo della Sicilia e poi imbarcati sull’Etna: a bordo dell’imbarcazione, infatti, ci sarebbero somali, ghanesi, etiopi, eritrei, nigeriani ma anche egiziani e siriani. La maggior parte dei migranti proverrebbe dall’Africa sub-sahariana e sarebbe giovane e di sesso maschile. Non mancano, comunque, donne, bambini e anziani.
Nel porto di Taranto sono già state allestite le postazioni della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile che prendono in carico i profughi appena sbarcati per somministrare profilassi in caso di necessità o controllare le condizioni di salute generali dopo un viaggio così estenuante. Le operazioni stanno avvenendo sotto gli occhi vigili delle forze dell’ordine: tutta l’area è presidiata dai militari del Battaglione San Marco ma ci sono anche i Carabinieri, la Guardia di Finanza e tutti gli altri corpi di pubblica sicurezza.
Sbrigate le prime pratiche post sbarco i migranti vengono caricati a bordo di autobus civili per essere smistati nelle strutture alberghiere del territorio e perfino in alcune palestre, forse appartenenti a edifici scolastici, in attesa di definire il loro destino. Secondo alcune informazioni, quando il primo “carico” sarà sistemato nelle relative destinazioni, la nave rifornitrice Etna farà ritorno in Sicilia per un secondo viaggio che potrebbe portare sul suolo pugliese un altro bastimento di profughi.
Sono molte le somiglianze con quanto accaduto 4 anni fa quando, dalla sera alla mattina, il governo, nella persona dell’allora ministro dell’interno Roberto Maroni, decise di mettere in piedi in quattro e quattr’otto la grande tendopoli di Manduria che ospitò un numero imprecisato di migranti. I primi furono i tunisini in fuga dal sanguinario regime di Ben Ali, successivamente, invece, le tende che sorgevano sull’ex aeroporto militare della seconda guerra mondiale accolsero migranti provenienti dall’Africa sub-sahariana.
Al momento, però, non si può dire ancora nulla sulle sorti degli oltre 1000 tra uomini, donne e bambini arrivati pochi minuti fa a Taranto. Nelle prossime ore, probabilmente, si potrà avere un quadro più preciso della situazione.
Maurizio Distante
Commenta per primo