“Mercimonio di posti letto, sovraffollamento e presenza di donne al dormitorio”, la denuncia dei consiglieri Oggiano e Saponaro

BRINDISI – “Mercimonio di posti letto, presenza di alcune donne, e scarse condizioni igienico –sanitarie”, nuove denunce dei consigliere comunali Massimiliano Oggiano (Fratelli d’Italia) e Ercole Saponaro della Lega sul dormitorio di viale provinciale San Vito. I due consiglieri di opposizione chiedono maggiori controlli in una situazione che definiscono di emergenza sociale. La struttura ospita attualmente 147 persone ma per regolamento dovrebbe ospitarne massimo 90. “Nonostante i continui interventi di bonifica – affermano i consiglieri – in quei locali a nostro avviso c’è un’emergenza igienico sanitaria. E poi abbiamo contezza di episodi di mercimonio dei posti letto. Si sono creati gruppi di potere all’interno. A volte ci sono delle risse, e non può certamente essere la Multiservizi a svolgere attività di controllo”. Oggiano chiama in causa il Comune chiede degli interventi, ma soprattutto sollecita l’attuazione del regolamento firmato dall’ex commissario straordinario Giuffrè che prevedeva il pagamento di 2,50 euro a notte per ospite. “Se è vero che sono tutti ragazzi stranieri che lavorano – aggiunge – allora perché non chiedere il rispetto del regolamento. Non è giusto che le spese di manutenzione, bonifiche continue e anche utenze pesino sulle spalle dei cittadini”. Il consigliere della Lega Saponaro ci tiene a sottolineare che il loro intervento non ha nulla a che fare con il razzismo e posizione xenofobe. “Lo facciamo soprattutto – dice Saponaro – affinchè migliorino le condizioni di queste persone all’interno del dormitorio. Inoltre riteniamo di fare una segnalazione alla Corte dei conti per il mancato introito delle 2,50 al giorno nelle tasche del Comune. Dal giorno dell’approvazione del regolamento ad oggi le casse pubbliche avrebbero intascato 90mila euro. Soldi che fanno comodo visto che questa amministrazione ha tagliato sui servizi sociali, sui minori non accompagnati e i rimborsi per le spese mediche per le famiglie bisognose”.