BRINDISI – Mercatone Uno riapre i battenti a Francavilla, dipendenti brindisini ancora a casa.
Vuole ripartire da dove ha lasciato tutto, o quasi Mercatone Uno, l’azienda storica di mobili e complementi d’arredo, elettrodomestici e articoli per la casa, che riprende il suo percorso in provincia di Brindisi.
E lo fa da Francavilla Fontana, dove venerdì 24 luglio si inaugurerà il nuovo punto vendita al km 684 sulla strada Statale 7, direzione Grottaglie.
L’azienda, quindi, rilancia i propri punti vendita perché il progetto più ampio è quello di dare visibilità, su tutto il territorio nazionale, ad otto punti vendita che stanno riaprendo i battenti. A questi, se ne aggiungeranno entro la fine dell’anno, altri 4, per un totale di 12 nuovi punti vendita.
Mercatone uno sembra voler rialzarsi dopo una caduta, dimostrando anche di avere a cuore il futuro dei suoi ex dipendenti, ora reintegrati. Per il momento, a lavorare nel negozio di Francavilla saranno i dipendenti che vi lavoravano in precedenza. Il pensiero, ovviamente, va anche a quelli lasciati a casa a Brindisi.
Lo store nella città capoluogo non sembra essere, al momento, nei progetti di riaperture in Puglia. I dipendenti, che hanno spesso protestato per la paventata chiusura, diventata poi realtà, sperano di poter essere riassorbiti, col tempo, nell’organico dei negozi in via di inaugurazione in Puglia.
Venerdì 24 luglio, probabilmente, saranno presenti anche loro all’inaugurazione dello store a Francavilla, un modo per sentirsi ancora una volta come parte di una famiglia nella quale hanno speso alcuni anni della loro vita. Il taglio del nastro è previsto alle 9.30: l’apertura si protrarrà sino alle 13, con orario pomeridiano dalle 17 alle 21, con diversi prodotti sottocosto. Nel corso della serata, a partire dalle 19, si terrà la Notte Gialla: un appuntamento con attività per grandi e bambini.
Un momento di festa perché si ricomincia da dove tutto era stato lasciato.
La vicenda del Mercatone Uno ha avuto molto rilievo sulla stampa ma, nonostante questo, “nessuno – dichiaravano i dipendenti – ha mosso un dito per evitare la chiusura”.
Nel punto vendita di Brindisi erano 22 i dipendenti, più due associati, mentre a Francavilla vi erano 39 persone occupate. Nel corso degli ultimi mesi prima della definitiva chiusura, avvenuta il 15 giugno scorso, l’azienda aveva cercato disperatamente di mantenere i livelli occupazionali delle due attività in provincia di Brindisi, le uniche su tutto il territorio regionale ad essere chiuse, sebbene con profitti inferiori a quelli registrati in provincia.
Dal 19 gennaio in poi, la situazione economica dell’azienda è andata via via peggiorando, gravando su diversi fronti: dal rimborso delle ore di solidarietà allo stipendio ridotto del 60% in cassa integrazione straordinaria.
23 anni di lavoro chiusi da una parentesi, che gli ex dipendenti brindisini sperano possa presto riaprirsi.
Agnese Poci
Commenta per primo