BRINDISI- Borse, scarpe, abbigliamento sportivo ma anche olio, prosecco, giocattoli e persino motori per lavatrici, tutti taroccati o recanti il marchio made in Italy ma che di “Italy” non hanno proprio nulla. Anche a Natale si regala la firma ma spesso è tarocca.
La Guardia di Finanza e i funzionari delle Dogane di Brindisi in un anno hanno intercettato decine di carichi di questo tipo, merce estera che per raggiungere la Spagna, la Francia , il Portogallo o il Regno Unito attraversa l’Italia su tir imbarcati in Grecia e in Albania. La città di Brindisi, quindi, considerata come crocevia di traffici internazionali che alimentano il cosiddetto mercato parallelo. Tra gli ultimi sequestri oltre 10mila borse e zaini firmarti Gucci e Louis Vuitton, grandi marchi dell’alta moda italiana, ma di italiano non avevano proprio nulla, una brutta copia, il classico tarocco che ben presto sarebbe finito sulle bancarelle degli ambulanti di mezza Europa se il carico non fosse stato intercettato dagli uomini della Guardia di Finanza di Brindisi e dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane. Falsi scadenti, facilmente riconoscibili per materiali e manifattura ma ugualmente smerciabili. “Sono quei prodotti che si vendono facilmente, che tutti vorrebbero ma che non possono permettersi- spiega Tiziano La Grua, tenente colonnello della Guardia di Finanza di Brindisi- questa merce va ad alimentare i mercatini e le bancarelle degli ambulanti. Tra l’altro in un periodo come questo, pre natalizio, è fisiologico che le quantità smerciate aumentino”.
Nei giorni scorsi, il 21 dicembre, poi sempre la Guardia di Finanza ha individuato un laboratorio che stampava marchi falsi. Un laboratorio serigrafico dedito alla contraffazione di prestigiose griffe all’interno del quale il titolare è stato sorpreso dai militari nella vendita del materiale contraffatto ad un altro soggetto intento ad acquistarlo.
Da gennaio ad oggi sono nel porto di Brindisi sono stati intercettati numerosi carichi di merce contraffatta o con falso marchio made in Italy . Quelli che seguono sono solo alcuni dei sequestri effettuati da Guardia di Finanza e Dogana.
Sequestri da gennaio 2018 a dicembre 2018
5 gennaio- tutela del marchio made in Italy, 7176 paia di occhiali graduati, privi di qualsiasi documento che ne attestasse sia la legittima provenienza che il titolo di possesso da part del trasportatore. Nello stesso carico anche 18.820 giubbotti con etichette con nomi di aziende e riportanti la bandiera italiana. Il conducente del mezzo è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
28 febbraio- contraffazione marchi, 59896 prodotti contraffatti costituiti da cappellini e sciarpe di famose griffes (Armani, Gucci, Louis Vuitton, Hugo Boss, Nike, Ferrari) nonché giocattoli di peluches. Nello stesso carico anche 43336 giocattoli con marchi mendaci, che non certificavano la conformità degli oggetti alle specifiche prescrizioni di sicurezza. I conducente del mezzo è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
9 marzo– contrabbando di tabacchi lavorati esteri, 6500 chilogrammi di sigarette marca Regina e Mark.Il conducente del mezzo, di nazionalità lettone, è stato tratto in arresto e associato presso la casa circondariale di Brindisi.
23 marzo- tutela del made in Italy, 27mila felpe che presentavano un’etichetta con nomi di aziende, all’assonanza italiane e riportanti i colori della bandiera nazionale, il conducente del mezzo di nazionalità greca, è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
27 marzo- tutela del marchio made in Italy, 13.812bottiglie (da 0,75 lt) di prosecco che aveva sule scatole, la scritta “product of Italy”, mentre sulle bottiglie, la dicitura “wine of Italy” e “product of Italy”. Il sequestro rientra nell’ampia attività della Guardia di Finanza per tutelare i prodotti italiani. Il Prosecco, infatti, come molti altri vini di casa nostra ha un disciplinare da rispettare, che tra le altre cose prevede un preciso processo di lavorazione, un preciso vitigno (da uve glera) e alcune zone di provenienza ben definite (Veneto e una piccola area del Friuli Venezia Giulia). Il conducente del mezzo di nazionalità bulgara denunciato all’autorità giudiziaria.
29 marzo- tutela del marchio made in Italy, 18.000 confezioni di olio di semi di girasole, per un totale di 22.880 litri, pur essendo stato prodotto in Bulgaria, riportava sulle etichette delle bottiglie due bandiere italiane. Sempre all’interno dell’area doganale sono stati respinti 21.800 chili di uova fresche, provenienti dalla Bulgaria e destinate ad un’azienda pugliese, in quanto prive della necessaria stampigliatura idonea ad indicarne sia l’origine o provenienza che la qualità igienico sanitaria in ottemperanza alla normativa comunitaria vigente. Il conducente del mezzo di nazionalità bulgara denunciato all’autorità giudiziaria.
26 maggio- contraffazione, circa 2.500 giocattoli di note marche quali Pokèmon, Minios, Shrek, Peppa Pig e personaggi Walt Disney, risultati essere contraffatti. La merce, prodotta in Cina e introdotta nel territorio comunitario dopo essere stata sdoganata in Grecia, era destinata a una società salernitana. Il conducente del mezzo, di nazionalità macedone ed il rappresentata legale della società destinataria dei giocattoli, venivano segnalati a piede libero all’Autorità Giudiziaria, per violazioni al Codice Penale previste dall’art. 474 (introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi) e dall’art. 517 (introduzione nello stato di giocattoli privi della marcatura CE).
1 giugno- contraffazione, 1.800 paia di scarpe aventi il “design” del modello prodotto dalla società “Philipp Plein” e sulle quali era applicato il simbolo dell’aquila della “Giorgio Armani SPA”. Il conducente del mezzo di nazionalità greca ed il rappresentante legale della società romana destinataria della merce, di nazionalità cinese, sono stati segnalati, a piede libero, all’Autorità Giudiziaria.
11 agosto- tutela del marchio made in Italy, 1400 sacchetti da 15 kg. cadauno che, pur presentando la stampigliatura “pellet silano di puro legno – Italy”, provenivano da una fabbrica insediata in Romania ed amministrata da un soggetto di nazionalità italiana. Il legale rappresentante della società produttrice, originario della provincia di Cosenza, unitamente all’autista del mezzo, cittadino rumeno, sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica.
19 settembre- 4.400 motori elettrici da utilizzare per il funzionamento di lavatrici di note marche commerciali e 39.000 giocattoli per bambini del tipo peluche. La merce, proveniente dalla Bulgaria e dalla Cina, è stata introdotta sul territorio comunitario attraverso la Grecia, Paese presso il quale aveva assolto alle procedure di sdoganamento. In particolare, il carico di motori elettrici era diretto a una società del napoletano mentre i giocattoli per bambini erano destinati al mercato spagnolo. Un cittadino rumeno e un cittadino bulgaro, conducenti di due tir provenienti dalla Grecia sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.
26 settembre- tutela marchio mede in Italy, 163.200 componenti di bicchieri tipo “flute”; 4.350 tute sportive, riportanti etichette con nomi di aziende all’assonanza italiana, nonché la dicitura “Made in Italy” ed i colori della bandiera nazionale. Il rappresentante legale di un’azienda partenopea operante nel commercio all’ingrosso; del conducente del mezzo trasportante i componenti per bicchieri, di nazionalità rumena; nonché della legale rappresentante di una ditta pugliese di commercio all’ingrosso di abbigliamento ed accessori e del conducente del mezzo trasportante le tute sportive, di nazionalità bulgara, sono stati denunziati all’Autorità Giudiziaria.
28 novembre- contraffazione, 3.920zaini marca “GUCCI”; 6.580 borse marca “LOUIS VUITTON”, contraffatti. Il mezzo sul quale viaggiava la merce, come risultato dal documento di trasporto, proveniva dall’Ungheria ed era diretto in Spagna e viaggiava con numerosi colli contenenti accessori per abbigliamento. Il conducente del tir, di nazionalità bulgara, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
14 dicembre– contraffazione , 3480 paia di scarpe con marchio Adidas abilmente contraffatto. Il carico viaggiava su di un tir condotto da un cittadino greco di 53 anni segnalato alla Procura.
Secondo i dati dell’Ocse ormai il 2,5 per cento di tutti gli scambi commerciali mondiali è costituto da prodotti falsi. Un giro di affari da 461,85 miliardi di dollari. Solo in Europa le importazioni di merce contraffatta riguardano il 5 per cento del totale, per un volume di 85 miliardi di euro. Inutile dire che l’Italia in tutto questo gioca un ruolo di primo piano. Stando a una recente indagine del Censis, il fatturato della contraffazione nel nostro Paese ha sfiorato i 7 miliardi di euro. Il dato è in continua crescita.
Lu.Pez.
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