INTERVENTO/ Se abbiamo capito bene, gli espositori brindisini saranno costretti a lavorare nei mercatini di Natale delle altre città ed i brindisini saranno privati di una delle poche attrazioni natalizie che vengono organizzate per colpa di un post su Facebook di un cittadino. Ha davvero detto questo l’assessore Pinto, rimasto presidente del Duc nonostante non abbia più la delega alle Attività produttive? Quindi il cittadino incriminato, per anni espositore nel mercatino, non avrebbe dovuto permettersi di ricordare che l’Amministrazione Rossi, dopo aver scelto di togliere l’organizzazione delle casette di Natale al Cat di Confesercenti a seguito di pesanti accuse reciproche, è tornata d’incanto ad affidare all’ultimo momento il servizio al Cat? Parentesi: d’altronde il Comune ci ha abituato a fare danni e poi a tornare tardivamente sui propri passi, vedi vicende piscine e carro attrezzi. E sui propri passi Rossi e Bbc sono tornati anche in merito all’inopportunità di raccogliere sponsor dalla grande industria. Ricordate lo slogan “no dirty sponsor”? Ebbene, lo stupendo video-mapping sul Duomo è stato finanziato da Enel. Almeno sotto questo aspetto, la storia è cambiata. Comunque, tirando le fila, l’assessore sostiene poi che per garantire la massima legalità e trasparenza minate dalle ipotesi di interessi di tipo mafioso nella organizzazione di fiere e mercati si è preferito affidare l’organizzazione ad un ente terzo, ovvero il Duc, che tuttavia aveva scelto come gestore dell’evento proprio chi si è ritenuto in passato inadatto, tanto da decidere di interrompere la prassi pluriennale di affidargli l’organizzazione dei mercatini. Noi non prendiamo posizione in merito ma ci limitiamo ad osservare l’incoerenza cronica con cui agisce questa Amministrazione.
Ora, vi chiediamo: sta in piedi secondo voi questa serie di giustificazioni atte a mascherare il fatto che a Brindisi da anni non si è in grado di organizzare decentemente un mercatino di Natale (o comunque, una esposizione commerciale) che anche i paesi più piccoli riescono a realizzare? E qual è invece il motivo per cui negli anni scorsi tale iniziativa è puntualmente naufragata, tra stand indecorosi ed espositori esasperati che hanno preferito fare da soli? Qual è la ragione per la quale i commercianti hanno lamentato il grave degrado in cui riversava nella primavera scorsa corso Umberto I a seguito dell’autorizzazione a collocare per 15 giorni padiglioni plastificati inqualificabili? Come mai il Comune non è quasi mai riuscito a trovare sponsor per gli addobbi natalizi e per le iniziative, rendendo il Natale dei brindisini di una tristezza senza eguali, costringendo finanche un privato cittadino a regalare le luci in extremis sui corsi principali?
Ma davvero credete che i brindisini abbiano l’anello al naso?
Ora, vi chiediamo: sta in piedi secondo voi questa serie di giustificazioni atte a mascherare il fatto che a Brindisi da anni non si è in grado di organizzare decentemente un mercatino di Natale (o comunque, una esposizione commerciale) che anche i paesi più piccoli riescono a realizzare? E qual è invece il motivo per cui negli anni scorsi tale iniziativa è puntualmente naufragata, tra stand indecorosi ed espositori esasperati che hanno preferito fare da soli? Qual è la ragione per la quale i commercianti hanno lamentato il grave degrado in cui riversava nella primavera scorsa corso Umberto I a seguito dell’autorizzazione a collocare per 15 giorni padiglioni plastificati inqualificabili? Come mai il Comune non è quasi mai riuscito a trovare sponsor per gli addobbi natalizi e per le iniziative, rendendo il Natale dei brindisini di una tristezza senza eguali, costringendo finanche un privato cittadino a regalare le luci in extremis sui corsi principali?
Ma davvero credete che i brindisini abbiano l’anello al naso?
Gianluca Quarta
Consigliere comunale Forza Italia Brindisi
L’anno scorso per motivi lavorativi ci siamo trovati a Brindisi, in un periodo che ha incluso le festività natalizie. Ho girato molto. Amo il sud anche se vengo dal nord, ma posso garantirvi che alcune bancarelle al centro storico ci han lasciato basiti sia per lo squallore dei prodotti offerti che per l’esposizione che esposizione non era. Cianfrusaglie da svuota-cantine e vecchi giocattoli usati in primis. Poi oggettistica di basso livello e qualcosina di interessante, ma non tanto da spingere ad acquistarne i prodotti. Uno squallore mai riscontrato, in nessun altra città o paesello. Credetemi, mi dispiace ma forse il mio commento può essere utile e colgo l’occasione per manifestare il mio smarrimento poiché persino durante le festività la città di Brindisi non accoglie chi viene da fuori, che sia un lavoratore o un turista. Quale è il motivo di tutto questo?
Siamo come al solito gli ultimi . zero miglioramenti importante sia di destra che di sinistra è arrivare al potere per garantirsi uno stipendio congruo.il centro di Brindisi è impraticabile la passeggiata sulle basole di Trani lisce , spaccate,cedute è un sentiero che rischi di andare al pronto soccorso se ti va bene.pagamiamo spazzatura Imu caldaia ecc.ecc e veniamo amministrati senza risolvere i problemi e incentivare il lavoro questa è Brindisi Mesagne ci ha superato alla Grande è una vergogna
Ancora una volta Brindisi o meglio l’amministrazione brindisina ci costringe a spostarci in altre città o paesi per poter vivere un po’ d’aria natalizia così come tante altre cose. Poi ci lamentiamo che i brindisini vanno a spendere i soldi fuori, la mia domanda è ma l’amministrazione è di Brindisi?
Ma è possibile sapere il motivo??