LATIANO – Si potrebbe chiamare “la guerra della mensa”, quella in corso a Latiano, tra una corposa parte dell’opposizione e il sindaco Antonio De Giorgi. La scintilla che ha innescato lo scontro è una comunicazione inviata dal sindaco, detentore dell’interim ai servizi sociali dopo le polemiche dimissione dell’ex assessore Antonella Catanzaro, al dirigente dell’istituto scolastico comprensivo del paese, Chiara Losurdo, nel quale il primo cittadino comunica l’impossibilità «di assumere oneri finanziari per garantire le ulteriori due classi di tempo prolungato richieste».
De Giorgi, nella nota inviata alla preside, afferma anche che il Comune «s’impegna a garantire, per l’anno scolastico 2014/2015, il tempo prolungato con mensa per le tre classi già avviate negli anni precedenti». Per i prossimi anni, insomma, viste le magre casse comunali, se i genitori degli alunni vogliono che i propri figli frequentino il tempo prolungato, il servizio mensa deve essere a loro completo carico, con una spesa di circa 4 euro e mezzo a pasto. Un variegato fronte d’opposizione, da destra a sinistra, formato dai consiglieri comunali Giovanni Bruno, Gabriele Argentieri, Mauro Vitale e Giovanni Calcagno, ha criticato la presa di posizione del primo cittadino, chiedendo lumi sulla faccenda e avanzando dubbi e perplessità sul provvedimento.
«I sottoscritti consiglieri comunali ritengono tale decisione un fatto grave per due ordini di motivi: dal punto di vista dell’impegno finanziario da parte del Comune, il servizio non comporta un significativo aggravio, considerato che, per buona parte, il costo dei buoni pasto viene sostenuto dalle famiglie, tra l’altro aumentato nell’anno scolastico in corso, e in parte è finanziato con fondi regionali. Si bloccherebbe, inoltre, un’esperienza, quella del tempo pieno, partita già con notevole ritardo a Latiano rispetto ad altri comuni limitrofi, la cui storia, comunque, si connota come un elemento fortemente positivo che innalza gli standard qualitativi della scuola».
I firmatari della lettera, quindi, si appellano al sindaco affinché, in questi giorni, cambi la propria posizione a riguardo. «La notizia dell’indisponibilità da parte del Comune di Latiano all’allargamento di questa esperienza e la mortificazione delle richieste di tante famiglie ci rammarica, per cui espressamente chiediamo al sindaco che, a pochi giorni dalle comunicazioni all’ufficio scolastico competente per la formazione delle classi per il prossimo anno, riveda la sua decisione e sostenga lo sforzo profuso dal mondo della scuola e dalle famiglie per migliorare l’apprendimento e la formazione dei nostri bambini».
BrindisiOggi
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