TORCHIAROLO- Si rifornivano ad Andria e la spacciavano a Torchiarolo, dieci arresti e 38 indagati per traffico di droga. I Carabinieri di Brindisi questa mattina hanno eseguito 48 provvedimenti emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia quasi tutti a Torchiarolo. Gli indagati sono accusati a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, e di estorsione commessa con l’aggravante delle finalità mafiose.
In manette sono finiti Paolo Golia, 33 anni San Pietro Vernotico, Giovanni Maiorano, 35 anni Torchiarolo, , Gianluca Maiorano, 33 anni Torchiarolo, Maurizio Maiorano, 44 anni Torchiarolo, Francesca Perrone, 31 anni Torchiarolo, Giuseppe Perrone, 44 anni Torchiarolo, Massimiliano Lasalvia, 28 anni San Pietro Vernotico, Simone Paiano, Maurizio Lasalvia, 31 anni Torchiarolo, Andrea De Mitri , 34 anni Brindisi. .
Secondo gli investigatori si tratta di una solida e ramificata associazione dedita al traffico soprattutto di cocaina che aveva come centro nevralgico della distribuzione il piccolo paese di Torchiarolo. La base logica sarebbe stata un’autofficina di proprietà di Gianluca Majorano. La droga viaggiava su un carroattrezzi con questo mezzo si cercava di eludere i controlli. Ruolo di spicco lo avrebbe avuto Giuseppe Perrone, detto Barabba, suo uomo di fiducia Maurizio Majorano.
A supporto della tesi degli inquirenti numerose intercettazione ambientali e telefoniche, dove veniva utilizzato un linguaggio criptato: con la parola “cugina” venivano indicati 10 grammi di cocaina, mentre con “cugino” 5 grammi, lo “zio” valeva di più.
Le indagini iniziano nell’estate 2015 quando fu arrestato Angelo Lobuono, ritenuto un piccolo spacciatore.
L’associazione aveva una struttura gerarchia, ognuno con un ruolo specifico. Tra i reati contestati anche quello di estorsione, erano state sottratte due auto a chi non aveva pagato la droga.
Sono stati documentati oltre 600 episodi di spaccio. Ad aggiungere ulteriori elementi nelle indagini anche le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, come il leccese Gioele Greco e il brindisino Fabio Fornaro.
Il procuratore della Dda Cataldo Motta ha evidenziato come in un piccolo paese come Torchiarolo ci fosse un tale traffico di droga, la maggior parte delle 48 persone coinvolte nelle vicende sono di questo comune.
Commenta per primo