BRINDISI – Si è spento dopo una malattia Roberto Maruccia a 50anni. Il grande uomo del basket e del San Marco non è riuscito a vincere questa sua ultima battaglia. E’ spirato ieri sera intorno a mezzanotte in ospedale.
Un uomo forte e caparbio. Una persona che ha sempre lottato per la sua amatissima divisa della Marina e quella in ambito sportivo. Amava il San Marco e adorava il basket. Quest’ultima partita purtroppo non è riuscito a vincerla. Roberto stava lottando da qualche tempo contro il male che se l’è portato via ieri sera. Nel 2016 era stato anche costretto ad abbandonare la divisa del San Marco dopo oltre trent’anni di lavoro e dedizione.
Sempre in prima fila nelle battaglie della Marina, Roberto Maruccia ha fatto il giro del mondo attraverso le missioni all’estero. Poi c’era anche la sua passione per il basket. Era diventato dirigente della squadra di basket femminile ‘Asterix’. Ma non era da meno nemmeno come allenatore. Roberto era uno tosto, che ci metteva tutto se stesso per raggiungere gli obiettivi.
E’ stato uno tosto anche in questo anno durissimo di malattia. Ha lottato a denti stretti, come era abituato a fare. Roberto non voleva perdere. Cadeva e si rialzava, come un vero marò è abituato a fare.
A marzo scorso durante la Festa della Marina, nella piazza d’Armi del Castello Svevo, aveva ricevuto dal comandante la Medaglia Mauriziana, un riconoscimento generalmente riservato a chi supera 50 anni di carriera militare.
La sua pagina facebook è già stracolma di messaggi di cordoglio. Roberto era una persona amata e rispettata da tutti. In uno dei suoi ultimi post pubblicati sul social network aveva scritto: “Oggi sono stato forte anche se mi sentivo debole. E credo che ciò mi abbia permesso di diventare una persona migliore. Non dipendo più dagli altri, al contrario, so di poter fare qualsiasi cosa da solo. Oggi ho imparato cos’è la vera libertà”.
La camera ardente è stata allestita presso la camera mortuaria dell’ospedale Perrino di Brindisi.
BrindisiOggi
Sei una persona bravissima e onesta ….grazie al Signore di averti vissuto amico mi …. T v b