BRINDISI- Al primo turno era avanti di 8 punti, al ballottaggio perde e vince l’avversaria Angela Carluccio. Sconfitto il candidato del centrosinistra, del Pd, fortemente voluto da Michele Emiliano.
La delusione per tanto Nando Marino è tanta, qualcuno dei suoi lo dava vincente già qualche giorno fa. E nelle sue dichiarazioni del giorno dopo c’è amarezza. “C’è delusione- afferma Marino- perché in questa città quattro mesi fa è stato arrestato un sindaco, ed oggi con l’elezione di Carluccio, non è cambiato nulla, visto anche le prima dichiarazioni fatte dall’ex sindaco e visto la presenza dei soliti noti e volti, da Consales a Luperti, da Loiacono a Brigante, da Rollo a Ferrarese.”
Cosa farà ora resterà in consiglio comunale?
“Resto in consiglio comunale perché c’è tanta gente che ha creduto nella mia persona e nel nostro progetto. Resto perché abbiamo vinto le elezioni nella parte della città che voleva veramente cambiare, non l’abbiamo vinta in quartieri difficili, e dove forse per svariati motivi durante questa fase di ballottaggio non siamo riusciti ad ottenere i risultati del primo turno…..Sono un uomo di sport e so accettare la sconfitta. Nella vita sono sempre ripartito dopo le grandi delusioni e le grandi sconfitte per poi avere nuovi stimoli e nuovi obiettivi, perché sono convinto che lavorando bene con professionalità e onestà e rispetto verso tutti i risultati arrivano.”
Cosa avete sbagliato alla fine?
“Dopo il risultato raggiunto al primo turno avanti di 8 punti probabilmente la mia inesperienza politica mi ha fatto credere che i brindisini al ballottaggio venissero compatti a votare con entusiasmo, ma forse avrei dovuto controllare insieme alla coalizione l’organizzazione della macchina che doveva affrontare il ballottaggio.”
E’ arrabbiato con qualcuno? Ritiene che sia stato commesso qualche errore dalla coalizione?
“Quando si perde qualcosa non ha funzionato, ma è troppo presto per fare un’analisi politica. Poi non tocca a me farla, io non sono politico, mi sono affacciato solo da qualche mese.”
Ed intanto ieri sera Michele Emiliano ha spostato i suoi ringraziamenti, Brindisi non ha scelto lui: “Il mio ringraziamento a Nando Marino per essersi battuto come un leone in una situazione difficilissima seguita alla prematura caduta della amministrazione per intervento della magistratura. Il cammino per restituire a Brindisi legalità e buon governo è ancora lungo e lo faremo tutti insieme. Bravo Nando!!!”
Lucia Portolano
Grande condivisione con ” Il Taglione”
In periodo di crisi non ci si compra l’abito nuovo; si ricicla il vecchio .ecco cos’è il nuovo che avanza
Anche a Brindisi lo tsunami 5 STELLE sembra solo rimandato . Per il resto le 2 coalizioni che si sono affrontate sono la stessa roba che sosteneva Consales….
Credo sia giusto anche osservare 1 minuto di silenzio per la scomparsa di Forza Italia …
L’avventuriero Marino al primo turno era indietro di 8 punti rispetto alla sua coalizione,e non avanti,questo significa che quegli 8 punti mal valutati erano i voti disgiunti che volavano altrove proprio dalla sua coalizione.Non bisognava vendere la pelle dell’Orso prima di averlo ammazzato.Bisogna ricordare che i Sindaci precedenti che sono stati arrestati incorrevano facilmente nei reati di abuso d’ufficio o di concussione,ebbene,non credo che con l’accoppiata lavorativa Carluccio/Errico nella gestione pubblica della citta’possano commettere gli errori citati.Spero si fara’ una Giunta inedita,come inedita e’ lapresenza in Consiglio di ben 8 donne oltre alla Carluccio,allora si’ che finalmente faranno la Commissione delle Pari Opportunita’.
La tesi secondo la quale, da una parte, schierati con Emiliano e i riciclati del centrodestra, ci fosse il PD “buono”, mentre dall’altra, fosse rimasto il PD “cattivo”, è fallace e strumentale. Il PD tutto, e la sinistra cittadina nello specifico, è stato corresponsabile dello sfacelo segnato dalla giunta Consales, nonché del caos che si è verificato successivamente e che ha portato ai risultati di ieri. Il vero cambiamento si sarebbe verificato esclusivamente se i brindisini avessero indirizzato il loro voto verso coalizioni alternative e lontane dai soliti noti; figuri privi di peso culturale ancorché politico, che da decenni amministrano in malo modo la nostra città . Per non parlare, poi, del flop clamoroso realizzato dal centrodestra. Dopo il disastro del PD e della giunta Consales, una coalizione di destra, con un minimo di programma e di tensione sincera al rinnovamento, avrebbe dovuto vincere a mani basse. Invece, hanno fatto una figura barbina, subendo una debacle epocale. Tornando ai due candidati che si sono opposti al ballottaggio, purtroppo i brindisini si sono ritrovati privi di alternative credibili. Da una parte l’Enel, il baricentrismo, i poteri forti che volevano feudalizzare la nostra città, violentata da decenni di mala gestio nonché di “appecoronamento” alle multinazionali e ai bisogni dei baresi e dei leccesi, facendola diventare il solito orpello inutile delle politiche regionali. Dall’altra, vecchi volti, tra cui, certamente, gli ex della giunta precedente (ma ce n’erano anche dall’altra parte), che ha segnato indubbiamente uno dei momenti più bassi della nostra storia politica. Se il notaio Errico ha assunto, come dicono – ma sono tutte da dimostrare modalità e strumenti di coazione -, un ruolo di garante della legalità in questa nuova giunta, ha già fallito in partenza. Ieri sera, avrebbe dovuto impedire che, tra i primi a mettere la faccia, quasi fosse una sorta di imprimatur, in seguito alla vittoria inaspettata della Carluccio, ci fosse proprio Consales. Posto che l’ex sindaco, ad oggi, risulta ancora con la fedina penale intonsa, e che in questo paese, seppur dimenticata, vige il sommo principio della presunzione di innocenza, ci sono degli aspetti di opportunità politica grossolanamente violati dall’apparizione a favor di telecamere del giornalista lanciato, qualche anno fa, alla conquista del Comune di Brindisi – è bene non dimenticarlo – proprio da Emiliano e da tutto il Pd. Purtroppo, pur aborrendo ogni forma di giustizialismo da Prima Repubblica, dobbiamo prendere atto che le parole di Davigo di qualche mese fa, riecheggiano in una angosciosa eco. Ora attendiamo di verificare se, come dallo stesso Errico è stato lasciato intendere, gli ex della consiliatura precedente assumeranno o meno un ruolo preponderante.
Che Luperti e compagni, rimangano fuori dalla giunta Carluccio è la condicio sine qua non che permetterebbe al nuovo sindaco di partire col piede giusto, scrollandosi di dosso, definitivamente, la principale critica che, a ragione, gli è stata rivolta dai suoi avversari. Per il resto….povera Brindisi….
VANNO SEMPRE GLI STESSI, NON AVETE VOLUTO TANTI BRAVI RAGAZZI ANCHE APPARTENENTI ALLE FORZE DELL’ORDINE CHE PER ETICA NON SONO TANTO FACILMENTE PORTATI AGLI INCIUCI, ANZI LI AVETE TENUTI BEN LONTANO DALLA POLITICA FORSE PERCHE LA LORO PRESENZA IN QUALITA’ DI UOMINI CON LA DIVISA POTEVA CREARE PROBLEMI….ED INFATTI L’EX SINDACO E’ STATO ARRESTATO DA UOMINI IN DIVISA….MANDATE SEMPRE GLI STESSI AL GOVERNO CITTADINO, LE GIOVANI SPERANZE NON HANNO SPERANZA …. CITTA’ MEDIOCRE, BRINDISINI MEDIOCRI.