BRINDISI- Il candidato sindaco Nando Marino del centrosinistra a Brindisi lancia la Democrazia Partecipata un programma mirato a coinvolgere i cittadini nella macchina amministrativa della città.
“Siamo partiti dall’idea di un programma partecipato- dice Marino- chiedevamo idee e consigli ai cittadini, ci sono arrivati così lo abbiamo elaborato. Lanciamo così la Democrazia Partecipata”.
In realtà si tratta di un regolamento previsto sin dal 2010 dall’art. 12 dello Statuto del Comune di Brindisi, laddove si parla di programmazione e di coinvolgimento nella formazione e attuazione di programmi ma mai attuato, lo afferma Pino Marchionna, ex vice sindaco, che ha illustrato tecnicamente i contenuti del regolamento. Dalla partecipazione popolare, all’azione popolare, al diritto all’accesso alle azioni amministrative attraverso una serie di iniziative quali referendum, petizioni fino alla proposta di deliberazione comunale. Strumenti che serviranno tanto al singolo cittadino quanto alle associazioni per chiedere contezza, per sostenere un’iniziativa, fino ad arrivare ad una vera e propria proposta di deliberazione comunale.
“Sarà il primo atto deliberativo del prossimo Consiglio Comunale-assicura il candidato sindaco Nando Marino certo di vincere la tornata elettorale già al primo turno. “Un’amministrazione è tanto più trasparente – ha detto Nando Marino – quanto più non sfugge al controllo dei cittadini. Stiamo stravolgendo la logica che ha governato questa città per troppi anni: i cittadini non sono quelli che si coinvolgono solo in campagna elettorale per chiedere il voto, ma sono il motore della buona amministrazione”.
Questo pomeriggio, durante la conferenza stampa di presentazione del regolamento di Democrazia partecipata erano presenti anche Claudia Zezza per la “Puglia in più”, Livia Antonucci per l’UDC, Antonio Melcore per il PD ed Emma Taveri per “Cantieri Giovani”.
Lu.Pez.
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