Mariano sbotta contro il Pd per il ridimensionamento del Melli ed “invita” al sindaco a convocare un consiglio

SAN PIETRO VERNOTICO- Riconversione dell’ospedale Ninetto Melli di San Pietro Vernotico,  l’onorevole Elisa Mariano (Pdf) chiede al sindaco Renna di convocare un consiglio monotematico dopo l’incontro che questi ha tenuto con i vertici della Asl e il sopralluogo nel nosocomio.

La parlamentare del Pd chiede un luogo di confronto e di coinvolgimento della comunità. Parla di inerzia e attacca il sindaco.

“Non mi risulta, infatti. Afferma Mariano- che, a differenza di quanto accaduto in altri comuni, il Sindaco abbia inteso far convocare un consiglio monotematico aperto alla partecipazione di tutte le istituzioni, delle forze sindacali, di tutte le rappresentanze istituzionali e dei cittadini per fare il punto sul futuro del Melli. Silenzio ed inerzia hanno caratterizzato l’azione dell’Amministrazione sulla vicenda dell’ospedale in questi mesi.”

Mariano punta il dito contro il suo stesso partito del circolo di San Pietro ed anche contro il consigliere regionale democratico Pino Romano, presidente della commissione regionale alla Salute . “ Per questo oggi tanta solerzia e tutte queste passeggiate in ospedale lasciano stupiti- aggiunge- se pensiamo alla assoluta indifferenza e subalternità con cui questa Amministrazione, supportata dal locale circolo PD, ha accettato che la Regione, con il suo Piano di Riordino, tra tante opzioni a disposizione, scegliesse di chiudere proprio il nostro ospedale anziché potenziarlo e farne un ospedale di base. Era un’opzione praticabile, sostenibile, utile a tutta la provincia. Ma nessuno, né l’Amministrazione, né chi ci rappresenta in Regione, si è battuto perché si realizzasse.”

Mariano ricorda che il Comune di Ostuni, per molto meno, e cioè per la soppressione di alcune Unità complesse, ha immediatamente convocato un Consiglio Comunale aperto alla presenza dei Dirigenti della ASL e dei rappresentanti istituzionali e cercato soluzioni.
“Voglio ricordare- afferma ancora la parlamentare- che la provincia di Brindisi, pur gravata da una questione sanitaria ed ambientale ormai nota e riconosciuta a tutti i livelli, è stata la più penalizzata dal Piano. Solo da noi, infatti, si chiudono ben tre ospedali e la media di posti letto per mille abitanti scende vistosamente al di sotto dello standard previsto dal Ministero. E nonostante questo siamo persino stati beffati dal comportamento di chi, anziché minacciare le dimissioni perché il proprio territorio veniva bistrattato, le ha inscenate perché qualche consigliere di maggioranza ha osato fare degli appunti al Piano e ha avuto il coraggio di votare contro.”
Il Piano Regionale chiude definitivamente un presidio ospedaliero che tanto ha dato alla comunità sampietrana ed al sistema sanitario dell’intera provincia.  “Da 10 anni ormai-accusa la parlamentare- c’è un abbandono e progressivo impoverimento di servizi, strumentazioni, personale e quindi prestazioni non potevano che condurre sin qui.
Ci sarebbe stato bisogno di grande forza per proteggerlo e rilanciarlo nelle opportune modalità e ce lo saremmo aspettati, soprattutto da chi in campagna elettorale, urlando davanti ad un teatro pieno di gente, ci spiegò che lo avrebbe difeso con le unghie e con i denti non per campanilismo, ma per la sua strategicità. Ma, ahimè, qui nessuno si è accorto di questa battaglia.”

Il timore è che la  riconversione possa aprire le porte dell’ospedale alla gestione da parte di privati.
“E’ inaccettabile che non vi sia stata alcuna sede istituzionale e politica per confrontarsi su una questione tanto importante – conclude- quanto cruciale non solo per la sanità brindisina, ma per tutti noi sampietrani che al Ninetto Melli siamo legati da un vincolo di memoria, di storia e che non vogliamo sia svenduto. E’ inaccettabile che un Sindaco non avverta la necessità di coinvolgere l’assise cittadina, le forze sociali, gli altri rappresentanti istituzionali compresi coloro che non la pensano come lui e come il consigliere Pino Romano.”

 

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