BRINDISI-Controlli in tutta la regione sulla distribuzione dei carburanti, sequestrati 8300 litri. Scoperti inoltre benzinai che truffavano i consumatori. Nei giorni 26 e 27 ottobre scorso il Comando Regionale Puglia della Guardia di finanza ha disposto l’esecuzione di un piano straordinario di interventi
L’operazione ha registrato l’esecuzione di 112 controlli sulla circolazione dei prodotti sottoposti ad accise e 160 interventi presso impianti di distribuzione stradale di carburanti.
In ben 34 casi sono state rilevate irregolarità che hanno portato al sequestro di circa 8.300 litri di carburante; in un caso si è proceduto alla denuncia all’autorità giudiziaria del gestore di un impianto di distribuzione di oli lubrificanti privo di qualsiasi autorizzazione.
L’attività ispettiva ha evidenziato numerose irregolarità in materia di disciplina dei prezzi: in 27 casi, infatti, i controlli hanno evidenziato la mancanza di una corretta e trasparente informazione all’utenza sui prezzi praticati, così come disciplinato dalla legge.
In diversi casi sono stati individuati distributori che, mediante la manomissione degli impianti di erogazione, frodavano i consumatori erogando quantità di carburante inferiori rispetto a quelle visualizzate sui display della colonnina ed effettivamente pagate dai consumatori; in altri casi sono emerse irregolarità nella gestione amministrativa delle attività di distribuzione che hanno determinato anche l’avvio di specifici approfondimenti di natura fiscale.
Dall’inizio dell’anno, i Reparti operativi del Comando Regionale Puglia, impiegati nello specifico settore, hanno effettuato 329 controlli su tutto il territorio regionale, riscontrando 349 violazioni, con il sequestro di 498.512 kg di carburanti e prodotti sottoposti ad accise.
Nell’anno in corso, dalle Fiamme Gialle Pugliesi, sono stati constatati oltre 10 milioni di euro di imposte evase, a seguito di numerosi sequestri di olii minerali e carburanti, nonché ulteriori consumi in frode pari a 12.000 tonnellate di olii minerali agevolati.
BrindisiOggi
È l’Italia di altri furbetti la cui disonestà è tollerata dallo Stato.C’é chi agisce così perchè protetto dalla privacy e non rischia neanche un giorno di chiusura. Il Decreto del 18 gennaio 2011,in materia,consente legalmente di erogare meno carburante proteggendo il Gestore disonesto,anche quando manomette i sigilli,da eventuali denunce penali .La Costituzione,art.2,garantisce la riservatezza e il diritto alla protezione dei dati personali pregiudicando,però,l’essenzialità dell’informazione nell’interesse dei cittadini onesti.Il consumatore può solo aggiungere alla rabbia,per la situazione di impotenza in cui è costretto a trovarsi,anche lo sconforto del constatare che chi è preposto alla tutela dei suoi interessi ha le mani legate…per legge.Ma cosa hanno fatto i cittadini di questo Paese per meritarsi tutto questo?
Bisognerebbe essere più chiari ed inserire l’elenco di tutti i distributori e dei relativi gestori che hanno commesso l l’infrazione al fine di garantire tutti i consumatori
Volete essere detto : ” Bravi ragazzi che fate tutti questi controlli” , e’ vero? Bene, ve lo abbiamo detto. Ora però diteci i NOMI e gli INDIRIZZI dei distributori che taroccano le pompe, così che essi siano giudicati dal più implacabile e tremendo dei giudici: il MERCATO. E sapete perchè? Perchè dei sequestri , dei litri sequestrati, degli oli trafugati e quant’altro, carissimi giallofiammati, a me ed al 99,9% dell’utenza NON GLIENE FOTTE UN BENEAMATSSIMO C…..O DI NIENTE. A noi interessa non andare a farci fottere da chi tarocca le pompe. E faccio sempre la stessa domanda: perchè in altre occasioni si sbatte subito il presunto “mostro” in prima pagina mentre in altri casi si tace ? potenza delle associazioni di categoria che fanno pressione sul potere per non divulgare i nomi? O vi è qualcosa di altro?