BRINDISI- Un manifesto funebre che annuncia la sua morte, anche se lui è vivo e vegeto. Marcello De Blasi, dipendente comunale da 35 anni, ha già un’idea chiara su chi può essere l’autore di questo gesto di pessimo gusto.
“E’ sicuramente legato alla mia attività lavorativa- dice- e so già chi potrebbe essere stato. Ho fatto il nome agli invetsigarori”.
Il manifesto, a nome di moglie e figli, è stato affisso non a caso proprio sulle mura del Comune. De Blasi è impiegato nell’ufficio protocollo del settore Lavori Pubblici, si occupa delle questioni amministrative di questo ufficio.
Ovviamente l’impiegato ha sporto denuncia alla Digos , qui ha già parlato con gli agenti ai quali avrebbe fatto alcuni nomi di possibili responsabili, ma in particolare uno.
De Blasi ha anche parlato con il sindaco, Mimmo Consales , con l’assessore ai Lavori Pubblici, Cosimo D’Angelo, ed il dirigente Fabio Lacinio, i quali hanno assunto l’impegno a prendere immediatamente provvedimenti soprattutto nel momento in cui verrà identificato il responsabile. “Spero che gli inquirenti facciano subito chiarezza su quello che è accaduto-afferma Cosimo D’Angelo- un gesto da condannare. Con il sindaco abbiamo assunto l’impegno che una volta trovato il responsabili saranno assunti provvedimenti”.
De Blasi ora non si sente sereno è convinto che sia legato a qualche screzio collegato con la sua attività a Palazzo di città, nei giorni scorsi è volata qualche parola di troppo alla quale lui non aveva dato peso. Ma oggi si. Qualche mese fa andò a fuoco anche la sua auto. I vigili del fuoco parlarono di incendio accidentale, ma ora al dipendente viene il dubbio che si trattava di un primo avvertimento.
BrindisiOggi
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